domenica 20 gennaio 2008

Mondo dell'Impresa e Biblioteche: un binomio che può essere vincente. Grazie al Web!

Il knowledge management nelle imprese deve essere un obiettivo strategico: le informazioni devono fornire nuova conoscenza per elaborare le strategie.



Questo il titolo di un post di Claudio Iacovelli sul suo Marketing Intellingence [1] in cui vengono presentati i risultati di un sondaggio online condotto da CRM Today [2] sulle ragioni che limitano gli utenti nelle attività di ricerca delle notizie e delle informazioni. Il sondaggio ha tutte le caratteristiche di una indagine conoscitiva di tipo generale ma viene facile poi, nel post, spostare il baricentro della discussione al Mondo delle Imprese.

Claudio riporta due interventi (Marco Varone [3] e Stefano Epifani [4]) in cui si pone l'accento sulla necessità che oggi più che mai le Aziende hanno di essere messe nelle migliori condizioni di lavorare sulla base di informazioni puntuali, precise ed attendibili; il tutto in un processo che non si limiti soltanto alla gestione delle informazioni e della conoscenza esistenti ma che sia anche in grado di generare nuove conoscenze con i conseguenti benefici nelle Attività di Impresa.

Michele Rosco, nel suo libro Marketing dell'Informazione della Conoscenza [5], credo dia una risposta a questo problema individuando nelle Biblioteca la struttura che dovrebbe farsi carico di questo compito: nel delicato passaggio che porta i dati attraverso l'informazione a diventare finalmente (nuova) conoscenza, il ruolo della Biblioteca, intesa non solo come istituzione, è (ci spiega Rosco) fondamentale.



Con la guida di una Biblioteca il mondo dell'Impresa, sostiene Rosco, può migliorare il suo processo decisionale che porta alla definizione di una strategia che, proprio perchè quel processo è guidato e sostenuto (da informazione prima e da conoscenza poi), ha più possibilità di essere quella vincente.

Il problema centrale affrontato da Rosco nel libro è poi questo: una volta individuato il ruolo della Biblioteca, come possono i servizi da essa forniti essere migliori? Come si può rendere la Biblioteca davvero un facilitatore di accesso alla conoscenza e permettere quindi che il Territorio sul quale insiste ne fruisca appieno?

La risposta a questa domanda è la ragione per cui in mdplab mi sto occupando di questo argomento. Michele Rosco, infatti, indica il Web come strumento di Marketing dell'Informazione e della Conoscenza; sostiene che la Rete è il mezzo migliore perchè una Bibilioteca sia in grado di migliorare i suoi servizi e di renderli quindi utilizzabili, accessibili e funzionali.

Il Web [6] insomma come metodo di ricerca e sviluppo di un Sistema, quello Bibliotecario, di cui (almeno) il Mondo delle Imprese ha davvero bisogno.

Sono in una fase di studio del fenomeno ed ogni vostro contributo sarà fondamentale per il raggiungimento di un obiettivo da me condiviso anche nel gruppo di Marketing Agorà [7]!

Michele, Bonaria (soprattutto voi - grazie ad Enore per la preziosa segnalazione!), mi aiutate? Vorrei un giorno porvi delle domande sensate :)

Webliografia

[1] Marketing Intelligence - Il knowledge management nelle imprese deve essere un obiettivo strategico: le informazioni devono fornire nuova conoscenza, per elaborare le strategie.
[2] CRM Today
[3] Marco Varone - il blog su Nova100
[4] Stefano Epifani - il blog
[5] Il Marketing dell'informazione e della Conoscenza - Michele Rosco Editrice Bibliografica
[6] Le Reti Partecipative - La Biblioteca come conversazione
[7] Marketing Agorà

10 commenti:

Unknown ha detto...

Caro Marco,
Una rapida segnalazione tra uno scatolone e l'altro.

Dal "blog fratello".......

Kindle biblioteca portatile da 90.000 titoli:

http://iriospark.splinder.com/
post/15525027

Un abbraccio.

Pier Luca Santoro

Marco Dal Pozzo ha detto...

Pier Luca,
grazie della segnalazione! Anche se, io credo, ci vuole molto di più; un servizio creato ad hoc, tagliato sulle esigenze del territorio...

Bisogna che io studi ancora parecchio e conto, tu lo sai, anche su Marketing Agorà ;)

Ma goditi la nuova casa adesso...E poi partiremo anche con il Web Marketing Bibliotecario! Spero tu/voi ci sia/siate...

bonaria ha detto...

Caro Marco, grazie di avermi posto la domanda; è stato importante per me leggere considerazioni come queste perché trovo fondamentale che si prenda coscienza dell'importanza delle informazioni e della loro corretta ed efficace gestione nelle imprese, ma anche e soprattutto, del ruolo decisivo che le biblioteche possono (e per certi versi devono) giocare nel Knowledge Management.

Vero che sono parte in causa, ma la mia esperienza (temo purtroppo non così comune, almeno in Italia) è quella di una struttura, di una istituzione, tanto per rendere la dimensione, che cerca di finalizzare le sue procedure, il lavoro per obiettivi, la valutazione costante, l'uso del web come piattaforma di condivisione di conoscenze e non solo come mezzo per stare al passo coi tempi, per offrire ai suoi utenti (studenti, docenti, ricercatori e anche, al limite, privati cittadini) un ambiente disponibile, ricco e articolato attraverso il quale reperire informazioni e fruirne nel modo più proficuo.

Il ciclo della gestione della conoscenza è il fulcro del nostro lavoro: credo (spero!) potrebbe interessarti un intervento che ho tenuto insieme con una collega ad un convegno a Trieste, lo scorso anno. Si parla di gestione delle informazioni in una intranet di biblioteca, ma si analizzano tutti gli strumenti che la biblioteca ha adottato per conseguire i suoi obiettivi, senza tralasciare i tool 2.0 e un'analisi complessiva dal punto di vista teorico. Il titolo è emblematico: "Conoscere, condividere, cambiare: idee per una intranet 2.0 alla biblioteca di Milano-Bicocca".

Purtroppo la relazione redatta in seguito all'intervento non è pubblica - è in corso di pubblicazione all'interno di un libro che raccoglie tutti gli interventi. Se vuoi, dietro autorizzazione dell'Associazione editrice, potrei fornirti una copia per uso privato.

Intanto spero che le slide possano rendere l'idea... A presto e dimmi che ne pensi di tutto ciò. Ciao :)

Marco Dal Pozzo ha detto...

Bonaria,
ti ringrazio tantissimo per l'intervento. Qualche osservazione a caldo sulle slide...

In esse tu parli degli strumenti collaborativi "interni" (Wiki, Blog etc...) che dovrebbero essere utilizzati per migliorare l'efficienza e la qualità di un servizio bibliotecario.

Il problema che pongo nel post è, però, quello di far rendere conto agli utenti che tali servizi esistono!

Qui in effetti il discorso da fare sarebbe troppo lungo ma quello che mi viene da dire a quest'ora (riservandomi magari di parlare meglio della cosa in un altro post) è che il concetto espresso nelle tue slide e i primi pensieri che ho cercato di comunicare in questo post pongono un problema comune ma una soluzione diversa:

(1) il Web Marketing Bibliotecario si propone di migliorare il servizio comunicando con l'esterno (ascoltato in primo luogo le esigenze dell'utenza);

(2) L'eliminazione delle gerarchie (per citare il Cluetrain Manifesto) con la creazione di una intranet Bibliotecaria migliora il servizio dall'interno

Le due cose non sono nel modo più assoluto mutuamente esclusive. Anzi, io credo che l'ottimo sarebbe fondere le due cose in un progetto ben strutturato; forse il Web Marketing darebbe frutti migliori proprio se pensato dall'interno (e nei modi che proponi tu) in armonia e condivisione.

Diciamo che l'obiettivo di mdplab è il capire bene come sfruttare il Web lato inTERnet!

Possiamo fare qualcosa di buono insieme? Che ne pensi?

E voi? Per ora ci sono i commenti, magari seguiranno altri post anche se ribadisco il mio interesse a fare in modo che questa idea diventi di Marketing Agora!

Anonimo ha detto...

il rapporto tra informaizone e ocnoscenza è una delle croci attuali e una delle mie ossessioni teoriche. abbiamo troppe informazioni a disposizione, e non riusciamo a farle diventare conoscenza. cioè le informazioni, mal organizzate, poco intriganti, ripetitive, enfatiche, intrusive, non riescono a superare la barriera della nostra sfibrata attenzione. e quindi non producono senso, non consentono di interpretare il mondo e di prendere decisioni affidabili: non diventano conoscenza.
e il web ha peggiorato questa situazione in modo colossale, moltiplicando le informaizoni disponibili, ma non aumentando il loro grado di affidabilità e di interesse.
serve dunque, come ci ricorda marco, un utente specializzato che sappia classificare, catalogare e rendere disponibili queste informazioni, lavoro che da secoli è svolto dalle biblioteche. che non sanno però compiere l'ultimo passo: rendere attrattive queste informazioni, ed è qui il ruolo del marketing.
io, che campo da trent'anni di marketing, nutro una profonda diffidenza per la disciplina, che, se maneggiata con cura, può però essere decisiva.
il problema è complicato dunque: bisogna saper usare le informazioni che servono, e quindi bisogna trovarle facilmente e ben corredate di elementi di fiducia. ma biosgna che queste informazioni siano anche intriganti, perchè altrimenti non arrivano alla nostra attenzione.
bella sfida, che per ora mi sembra non affrontata adeguatamente.
e comunque io ho poco fiducia nell'istituzione biblioteca, e molta di più nella professione bibliotecario. forse è qui che troviamo la soluzione.

michele rosco

Marco Dal Pozzo ha detto...

Michele ti ringrazio tanto per l'intervento!

Il tuo libro mi sembra dia delle linee guida su come poter utilizzare le pratiche del Web Marketing con l'obiettivo di valorizzare, migliorare e far conoscere il ruolo delle biblioteche!

Provero' a fare qualcosa con la speranza che qualcuno mi seguira' :)

A presto, quindi!

Andrea ha detto...

Caro Marco,
grazie per avermi segnalato il lavoro che stai iniziando a fare: sono d'accordo completamente con il fatto che la biblioteca, per completare la sua mission, debba essere un punto di presenza sul territorio, al quale cittadini e imprese si rivolgono per essere orientati nel mondo dell'informazione, sempre più, fin troppo, abbondante.
Troppa informazione diviene inutile e, come scrive Rosco, diventa impossibile trasformarla in conoscenza.
Le biblioteche, rispetto alle tematiche della costruzione del sapere attraverso il web, stanno, temo, un po' indietro: quel che si fa nasce grazie all'impegno di singoli e alla scommessa di poche istituzioni (l'esempio di Bicocca mi pare lampante, ma spero di essere smentito...).

Ti segnalo alcune interessanti letture sul ruolo della biblioteca nel mondo dell'informazione oggi: si tratta di tre report di OCLC (sul prossimo numero di AIB Notizie dovrebbe uscire una mia breve nota e una traduzione del lancio che di questi report ha fatto negli anni l'American Library Association).
Li trovi tutti disponibili in Rete. Si tratta di:

- Sharing, Privacy and Trust in Our Networked World
Now available! This OCLC membership report summarizes the findings of an international study on online social spaces, including social networking attitudes and habits of both end users and librarians. This international study on social networking, privacy and trust opinions surveyed the general public in six countries—Canada, France, Germany, Japan, the United Kingdom and the United States—and library directors from the U.S.

- Perceptions of Libraries and Information Resources (2005)
This report to the OCLC membership summarizes findings of an international study on information-seeking habits and preferences. The study was conducted to help us learn more about: library use; awareness and use of library electronic resources and Internet search engines; use of free vs. for-fee information; and the "Library" brand.

- Environmental Scan: Pattern Recognition (2003)
The Scan, acclaimed in the library community, is a comprehensive high-level view of the current information landscape and the significant issues and trends facing libraries and other public-serving institutions.

Li recuperi tutti a partire da: http://www.oclc.org/reports/

Marco Dal Pozzo ha detto...

Andrea,
grazie per il tuo prezioso contributo e degli interessanti riferimenti che hai segnalato.

Occorre, quindi mettersi al lavoro cominciando, io credo, dal caso italiano della Bicocca.

Ti chiedo, e chiedo anche agli altri intervenuti di seguire l'evolversi di questa discussione che potrebbe (me lo auguro) evolversi in qualcosa di tangibile!

Lia Bianco ha detto...

E' passato del tempo...
ma...
E' tempo di riprendere gli studi! buon lavoro :)

feathered pet ha detto...

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