il Capitale Sociale, Facebook e qualche Riflessione (la versione in pdf)
Quelli che vi presento di seguito sono la parte introduttiva ed i successivi più rilevanti esiti di uno studio del Journal of Computer-Mediated Communication's (via Gerry McKiernan) fatto per cercare di dimostrare delle ipotesi sul beneficio che i Friends su Facebook riescono a trarre dall'appartenenza a gruppi. Uno studio interessantissimo sul Capitale Sociale e sulla pratica del Social Networking condotto su un campione di studenti dell'Università del Michigan. Ho voluto riprendere su questo post alcuni passi del lunghissimo articolo pubblicato (tentandone di fare una traduzione la più possibile fedele) avendo individuato in questo sforzo il miglior mezzo per interiorizzare di più i concetti (che toccano un campo nel quale prima d'ora non mi ero mai addentrato ma che mi ha parecchio interessato e affascinato) e soprattutto per rendere più agevole la fruizione di un tema sul quale mi piacerebbe che diceste la vostra.
Mettendo da parte, qualora l'aveste, ogni tipo di pregiudizio sull'utilizzo dei Social Network.
Social Capital: Online and Offline
Il Capitale Sociale e Internet
Risultati
Conclusioni e Riflessioni
Questi sono i numeri che mi hanno più interessato e che stanno a dimostrare l'utilità della partecipazione e della attiva presenza nei gruppi che si creano su Facebook (non so se il discorso si possa poi estendere anche ad latri Social Network) almeno in ambito universitario. Credo che siano sufficienti i grafici e le figure che ho riportato in questo post ma, per i dovuti approfondimenti, vi rimando ancora una volta all'articolo citato.
Sono stato catturato da questo studio perchè la sensazione che ho sempre avuto, da quando ho registrato il mio profilo su qualche Social Network (Facebook in primis), è stata sempre quella di ricavarne beneficio. Grazie al trattato pubblicato dal Journal of Computer-Mediated Communication's ora so dare un nome a tali benefici e so dare anche forma alle dinamiche nelle quali mi sono trovato ad agire: Capitale Sociale e i meccanismi atti ad aumentarlo.
Credo che questi numeri servano (e mi auguro servano anche a voi) a dimostrare, a quanti continuano a manifestare scetticismo sul ruolo dei Social Network e della Rete in genere, che proprio grazie al Web possono essere messi in moto dei circoli virtuosi capaci di arricchire chi da tali circoli viene travolto anche se, in tutta sincerità, non sarei così sicuro che i risultati di un simile sondaggio condotto nei paesi europei possa portare agli stessi risultati!
Osservo anche che lo studio è limitato alla popolazione (giovani e meno giovani) di una Università e, quindi, ha riguardato quel mondo per il quale Facebook è stato creato. Mark Zuckerberg, pur se giovanissimo, si sarà fatto i suoi conti quando decise di imbarcarsi nell'avventura che lo portò alla realizzazione di questa piattaforma; non deve quindi meravigliarci più di tanto lo scoprire che Facebook ha effetti positivi sugli studenti che lo utilizzano. Insomma è fatto per loro, sarebbe strano scoprire il contrario, imho!
Dove voglio arrivare?
In tempi in cui si fa forse ancora un po' fatica ad individuare il benefico effetto della partecipazione alle Reti Sociali Online per le Aziende sarebbe davvero molto interessante condurre uno studio simile ma rivolto esclusivamente al mondo dell'impresa.
Probabilmente con Facebook è facilitata l'azione di quanti vogliano trovare lavoro proprio grazie alle connessioni che si stabiliscono (con meccanismi tipo LinkedIn) ma, ribaltando il ragionamento, la domanda è: quanto è utile Facebook per vendere un lavoro? Quanto facilitata è l'azione di quelli che intendono utilizzare Facebook per un Business che si è deciso di promuovere online? Finora, su tali argomenti, ho letto solo sensazioni e non numeri e quindi ribadisco: sarebbe davvero interessante redigere una indagine simile a quella presentata in questo post orientata a scoprire la relazione tra l'intensità di utilizzo delle Imprese di Facebook e il loro Business.
Sapreste segnalare degli studi fatti a riguardo che mostrino dei numeri?
Mi rendo conto che sto parlando di cose troppo diverse: non si può pretendere di paragonare il grado di soddisfazione provato dagli individui e quello provato da un'Azienda o, almeno, dalla persona che nel Social Network la rappresenta: credo sia infatti molto più facile misurare una sensazione personale (perchè la si sperimenta direttamente e la si riesce, quindi, poichè la si sente sulla propria pelle, anche a quantificare) che un valore che di personale ha ben poco (stiamo parlando in questo caso di numeri misurati in Euro di cui non si conosce molto bene l'origine o, per meglio dire, la causa).
Mi fermo qui ansioso di conoscere anche la vostra opinione e magari di poter lavorare insieme a un sondaggio simile! In un periodo in cui s'è risvegliato l'interesse e la curiosità per questo affascinante argomento...
Che ne dite?
il Capitale Sociale, Facebook e qualche Riflessione (la versione in pdf)
7 commenti:
Marco...
non ti "fidare troppo" dei numeri...
...fidati di più delle sensazioni e imparara a farlo sempre meglio.
In momenti di cambiamento come quelli che stiamo vivendo -molto più spesso di quello che non possiamo immaginare - le "indagini e i sondaggi" sono fuorvianti (te lo dice uno che ha nel cassetto una laurea in statistica e il cuore nel mondo di domani).
Piero
grazie del consiglio!
Pero' mi/ti chiedo: e' solo questione di esperienza (i.e. fidarsi delle sensazioni) il prendere delle decisioni di carattere strategico o non e' vero anche che almeno un po' queste debbano essere sostenute da numeri (indagini et similia)?
Quanto al post lunghissimo che ho fatto diciamo che mi posso accontentare di aver familiarizzato con dei concetti di cui prima non conoscevo nemmeno l'esistenza.
E' stata poi un'occasione per cercare di ridiscutere un argomento a me molto caro: l'utilita' per le Imprese dell'appartenenza al meccaniscmo dei Social Network ;)
Tu che mi dici?
Marco...
io suggerisco di non fidarsi troppo dei numeri, non certo di ignorarli sempre e di "imparare" a fidarsi più spesso delle proprie sensazioni
Ognuno ha l'esperienza propria del suo vissuto. Quello che io sento dobbiamo fare per vivere bene in questo mondo del lavoro è di trovare i modi per far lavorare insieme le diverse esperienze di ciascuno di noi.
Marco... quando un atleta (p.e.un centometrista) si allena, è opportuno che abbia un'idea di qual'è il tempo del record mondiale dei centro metri altrimenti alla lunga corre il rischio di sfiancarsi inutilmente.
ciao,
ho una curiosità su piero... di cosa ti occupi x lavoro?
il tuo approccio è affascinante.
grazie
Ciao Pukka...
...io amo il mondo del lavoro oggi più di ieri.
E così desidero che ognuno di noi abbia la possibilità di avere un rapporto positivo con il mondo del lavoro.
Se vuoi conoscermi meglio clicca sul mio nome e curiosa dentro i miei siti.
"Sapreste segnalare degli studi fatti a riguardo che mostrino dei numeri?"
Mio malgrado non ho trovato nulla, ma certamente posso dirti che preleverò molte delle informazioni che hai trattato citandole nella mia tesi perchè trovo che sia davvero interessante.
La mia tesi è più improntata su un aspetto "economico" quindi non entrerò nel dettaglio, ma continuo a seguire con particolare attenzione queste evoluzioni. Negli ultimi tempi sono particolarmente interessato anche al mondo del microblogging e lo studio delle reti sociali in questo termine. Per mia fortuna lavoro in una azienda che probabilmente può darmi mano in questo senso, e se avrò tempo proverò ad effettuare degli studi su dei casi concreti.
Enrico,
ti ringrazio del commento e benvenuto a mdplab :)
Sono contento di esserti stato utile e mi raccomando, fammi sapere della tua tesi ;)
Il tuo studio sara' utilissimo visto che, a mio parere, le potenzialita' del Web non sono state ancora esplorate a sufficienza.
Questa e' una delle ragioni (se non l'unica) d'essere di questo blog che saro' lieto di completare con le tue osservazioni!
A presto :)
P.S. Buona Pasqua a tutti!
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