domenica 31 gennaio 2010

Kindle? questione di [nuovi] punti di vista!

[...] è inutile che li cerchi nella tua fornitissima biblioteca, o nel tuo Kindle nuovo di zecca.

E poi:


Ho sempre immaginato che il contenuto di valore nasce quando impari a usare il tuo sguardo non per trovare conferme. Bensì nuove angolazioni, differenti punti di vista.

Non voglio stravolgere o strumentalizzare i pensieri di Marco, e nemmeno voglio, con questo mio primo post dell'anno sostituirmi a lui con riflessioni che sarebbero superflue e non all'altezza. Voglio solo dire la mia sull'utilizzo del Kindle e delle angolazioni e dei differenti punti di vista che questo straordinario oggetto mi hanno dato.

Avere il Kindle tra le mani mi da il piacere e la sorpresa del ritrovarsi a leggere in posti in cui non mi era praticamene mai stato possibile farlo e, soprattutto, nei modi in cui si vorrebbe farlo sempre. Cerco di spiegarmi: quando leggo [ma non prendetemi per un lettore assiduo: di libri non ne leggo tantissimi, preferisco saggi brevi e articoli] devo sempre avere vicino a me almeno una matita [preferibilmente più di una e colorate] e, se l'impaginazione rende impossibile prenderci su appunti, i post-it! Matita/e e post-it, oltre che a fissare e riassumere i vari passi per una eventuale, necessaria ed ulteriore ricerca e fruizione veloce degli argomenti trattati, mi sono indispensabili perchè spesso dalla lettura vengono fuori spunti per nuove riflessioni da condividere [che sia FriendFeed o, meglio, il Blog]. Bene, in un periodo in cui il trovare i modi e gli spazi giusti mi risulta un'impresa titanica, avere sempre a portata di mano il mio Kindle mi offre l'opportunità di leggere, sottolineare e prendere appunti praticamente ovunque. Anche se si tratta di un quarto d'ora, di stare in un posto scomodo o in un luogo affollato.

Questo è un aspetto pratico e, per quanto mi riguarda, di non poco conto. Direi fondamentale!



Il Kindle, inoltre, mi permette di concentrarmi solo ed esclusivamente sulla lettura. Esattamente come un libro non lascia spazio alle distrazioni ed in più ha la comodità di farmi scegliere quale sia l'articolo, il libro, il documento migliore da leggere a seconda del momento e del luogo. Non è più necessario per me portarmi dietro quel paio di libri con l'altissima probabilità di non poterne sfogliare nemmeno una pagina e la scomodità di una zavorra pronta a rivelarsi, a fine giornata, tristemente inutile [della serie: ma che me li sono portati a fare?]; nè tantomeno i numerosi fogli su cui ho da sempre stampato articoli e report. Tutti quelli che, nella navigazione settimanale, mi sembrano utili e da approfondire me li metto insieme sul Kindle e li tiro fuori al momento più opportuno. L'ultimo? è pronto questo report con l'estensione azw e alla prossima coda o attesa, visto che prima [sospetto] non avrò avuto tempo, lo tirerò fuori con la "matita" per sottolineare e prendere appunti.

E poi una cosa che non mi aspettavo: da quando ho il Kindle tra le mani è tornata in me la voglia di leggere libri godendo, oltre che delle parole, anche del suono della carta sfogliata e dell'odore mai dimenticato dei periodi dello studio. Ne ho acquistati diversi ultimamente e li ho cominciati a leggere con un inatteso entusiasmo; un effetto di questo entusiasmo è stato l'apertura della mia libreria su anobii.

Ecco, quel tempo che prima dedicavo alla scrittura dei post, per ora preferisco spenderlo nella lettura; Kindle o cartaceo che sia, ma lettura. Un passo che sento anche come obbligato per arrivare a completare [o, almeno, a sviluppare meglio] alcuni discorsi apparentemente lasciati a metà.

E che, senza un buon background culturale, rischia di portarmi a parlare e scrivere dell'ovvio!

E non mi sembra proprio il caso! Vero Marco?

4 commenti:

Marco Freccero ha detto...

Alla fine sei riuscito a scrivere un post sul Kindle ;-)
Sul ritorno al piacere della lettura ci avrei quasi scommesso: chiunque sarà a vincere la battaglia dei lettori di ebook, a trarne vantaggio non potrà che essere il lettore.
L'essenziale è che gli editori capiscano al volo che applicare i DRM sarebbe un errore madornale. E' stato un fallimento nella musica, lo sarà anche per i libri. Credo purtroppo che non vogliano capirlo, e a rimetterci sarà appunto il lettore. Peccato...

Marco Dal Pozzo ha detto...

Si Marco, alla fine ci sono riuscito. Oltre che per pura cortesia, è stato un piacere e spero quanto scritto possa tornare utile!

Perdonami però: oltre ad avermi costretto a documentarmi sui DRM, [anzi, proprio perchè mi hai costretto a documentarmi] ti chiedo: perchè applicarli sarebbe un male?

Non ho ben presente il problema ma...

Marco Freccero ha detto...

Voilà:

http://attivissimo.blogspot.com/2010/01/kindle-drm-craccato.html

Marco Dal Pozzo ha detto...

Grazie Marco! :)