sabato 5 febbraio 2011

Dove si Accendono Fuochi [Senza Bruciarsi?]


I legami forti sono quelli tra parenti o comunque tra persone che sono molto vicine, anche fisicamente, e condividono delle idee e degli obiettivi.
Riprendendo un'espressione a me cara [non mia ma ripresa dall'articolo La Disciplina dei Team riproposta in questa collana da ilSole24Ore meno di due anni fa] e che, ogni qualvolta si parla di gruppi mi piace ripetere, mi viene da dire che i gruppi di legami forti sono quelli in cui si esercita, senza nemmeno troppa fatica, la Responsabilità Reciproca. Ingrediente essenziale perchè, poi, di quel gruppo, gli obiettivi stessi, siano più facilmente raggiungibili.

Nei gruppi fatti di legami deboli, quelli delle Reti Sociali allargate - e, quindi, quelli che si creano Online - questa Responsabilità Reciproca credo sia un elemento mancante o, al massimo, esercitato parzialmente; e ciò (anche perchè l'online non permette l'incontro vis-à-vis) rende gli obiettivi (seppur condivisi) più difficili da acquisire.

Sicuro di non scoprire nulla di nuovo, credo che la Responsabilità Reciproca, elemento essenziale perchè un Gruppo possa cavalcare spedito verso un traguardo, sia ciò che supera la prova del guardarsi negli occhi. E' più semplice dirsi di no via e-mail che a parole. D'altra parte non si può negare che un si su una Piattaforma Online non può essere detto alla leggera.

Ricavo questo pensiero da un articolo di Malcolm Gladwell del New Yorker letto stamattina su Internazionale intitolato: Twitter non fa la rivoluzione pubblicato a pagina 32; dopo che, a pagina 31 Manuel Castells, in apparente antitesi, elogia le comunicazioni del futuro (fatte di mix tra tv, internet, radio e mobile) come strumenti giàusati da chi fa le rivoluzioni del presente.

Cosa fa dire a Gladwell che Twitter non fa la rivoluzione? Dove finisce la spinta emotiva di una rivoluzione fatta nei gruppi Online? Cosa serve perchè poi una Rivoluzione possa dare i frutti sperati (quando intorno ad esso si uniscono persone, si cementa un popolo)?

Come anche Castells evidenzia nel suo articolo, Gladwell imputa alle comunità online la totale assenza di leadership e strategia.

Gladwell, poi, aggiunge che ciò che manca a Twitter o Facebook sono i legami forti, la conoscenza diretta delle persone che non favorisce una militanza politica ad alto rischio (perchè è di obiettivi politici che si parla in questo caso).

Gladwell smentisce quanto affermato dalla professoressa Jennifer Aaker e dal consulente aziendale Andy Smith, autori di The dragonfly effect ["I Social Network sono particolarmente efficaci per creare la motivazione"] dicendo che i Social Network sono efficaci per creare partecipazione, e favoriscono la partecipazione abbassando il livello di motivazione che la partecipazione richiede (mi aiutate a capire meglio questo passaggio logico?).
Lo stringersi intorno ad una causa sui Social Network Online, aggiunge, non richiede di mettere in discussione norme e pratiche sociali profondamente radicate ma favorisce un impegno dal quale si ottengono solo [il corsivo è mio] riconoscimento sociale e ringraziamenti.

E' il premio alle motivazioni intrinseche di cui Shirky parla nel suo Surplus Cognitivo ma che, stando a Godwell, non sono tali da far rischiare per obiettivi che prevedano un reale impatto sullo stato delle cose.

La mia piccola esperienza personale mi ha insegnato che la Responsabilità Reciproca online è un bene molto raro se non del tutto assente (quando non c'è fisicità che la possa sostenere).

Posso però anche dire che, senza Internet, tanti fuochi sarebbe [stato] davvero difficile accenderli.