Qui potete reperire il documento; di seguito, per comodità, vi riporto le 10 regolette:
- Traditional ethics rules still apply online.
- Assume everything you write online will become public.
- Use social media to engage with readers but professionally.
- Break news on your website, not on Twitter.
- Beware of perceptions.
- Independently authenticate anything found on a social networking site.
- Always identify yourself as a journalist.
- Social networks are tools, not toys.
- Be transparent and admit when you are wrong online.
- Keep internal deliberations confidential.
Credo siano regole di buon senso ma, allo stesso tempo, mi sembrano come ingessare il sistema complessivo che è fatto tanto di giornalisti e giornali, quanto di piattaforme di distribuzione e persone/lettori.
Ho guardato con attenzione questo lavoro anche se l'esordio nell'Excecutive Summary mi ha lasciato perplesso: in esso si dice che i social media platforms continue to emerge as essential news gathering tools.
A mio parere, se ho ben tradotto e inteso il messaggio, viene di fatto smentito quanto PierLuca Santoro ha già nei suoi spazi abbondantemente dimostrato: Allo stato attuale, in ambito informativo/giornalistico, i social media sono mezzi di distribuzione sociale dei media di massa.
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