sabato 2 giugno 2012

sulle pluriconnessioni #ilsabatodimdplab #30

Entro il 2016, cioè domani, il 45% della popolazione mondiale - cioè la metà - sarà online; i dispositivi di connessione alla rete saranno 19 miliardi, cioè il doppio degli abitanti del pianeta, cioè il quadruplo di quelli che saranno in Rete.
Leggendo questi numeri con gli occhi del matematico, questo significa che, siccome per navigare io utilizzo solo il laptop con cui adesso sto scrivendo, da qualche parte dovrà esserci uno con - diciamo - un paio di desktop computer, un portatile, un netbook, un tablet e due smartphone (un dispositivo, il mio, più sette dispositivi, i suoi, e siamo in media!).


Potremo chiedere ai pluriconnessi del futuro il rispetto del decalogo stilato da Giovanni Boccia Artieri? Io penso proprio di no, se non si condivide prima l'idea che la questione va affrontata molto più a monte.
Voglio dire che non si tratta tanto di dettare "regole di comportamento in Rete" ma, molto più banalmente "regole di comportamento". Punto. Dov'è la responsabilità? Nelle scuole? Nelle famiglie?

Potremo chiedere a chi fa broadcast in Rete (i brand, i giornalisti, le istituzioni) di rispettare il decalogo stilato da Giovanni Boccia Artieri? Io direi, assolutamente, si.
Parlarne è cosa davvero triste perchè tali raccomandazioni non dovrebbero essere nemmeno necessarie per chi ha (sarebbe forse meglio dire: sostiene di o aspira ad avere) un "ruolo" pubblico, ma - ancora una volta - un tristissimo evento come quello del terremoto in Emilia, ci ha insegnato che lì, dall'altra parte, sono messi proprio male.
Groupalia fa sciacallaggio. Riotta promuove l'improbabile hashtag #freccexemilia.

Qui, da questa parte, c'è tanta buona Italia. Non saremo tutti ancora in grado di vivere con consapevolezza la nostra cittadinanza (non solo quella digitale di cui parla Gigi Cogo), ma non è la connessione selvaggia che ci potrà aiutare; non è usando la Rete come si fa con la TV che potremo crescere.
Ai web-broadcaster, magari, per la sensibilità che dimostrano su questioni meno nobili come la vendita o il voto (un pò la stessa cosa, via!), gli si dovrà dire che saranno anche loro a non crescere.

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