sabato 22 dicembre 2012

Buona Campagna Elettorale #ilsabatodimdplab #51



E così Monti si è dimesso. E così da oggi siamo in campagna elettorale per le politiche; la prima, qui da noi, dell'era della Social TV, della Second Screen Experience, del Big Data, della presenza sul Web di tutte le forze. Grandi aspettative, insomma, per quello che la comunicazione politica e l'informazione giornalistica potranno fare sui new media. Intanto, mentre tutti gli analisti cominciano ad affilare i propri strumenti di ricerca per monitorare engagement e sentiment, arriva DemosCoop (via) con la fotografia sul mondo dell'informazione che ci dice che la televisione è ancora mainstream ma che il mezzo più affidabile è internet perchè è il canale in cui l'informazione è più libera e indipendente, che la fiducia nei giornali e nelle radio è scesa.

Insomma, che campagna elettorale sarà?

Cinque anni fa gli schieramenti erano sostanzialmente due. Questo favorì un clima da stadio in cui quello che - a maggior ragione allora - era mainstream, scese in campo come il peggiore dei tifosi favorendo una contrapposizione deleteria. Indipendentemente (ma nemmeno tanto) da quello che fu poi il risultato delle urne. Il Web non fu un buon anticipatore del risultato elettorale (su questo abbiamo riflettuto parecchio; c'è il documento open per ogni altro contributo).
Nella sfida appena iniziata, di schieramenti, ne abbiamo almeno quattro: Bersani, Berlusconi, Centro (Casini? Monti? Fini?) e Grillo. A questi aggiungo l'ultimo arrivato: Ingroia. Che clima si respirerà sul mainstream? e, quindi, anche in Rete? Come si evolverà il fenomeno Social TV? Qualche assaggio lo abbiamo avuto in quest'ultima settimana col patetico presenzialismo di Berlusconi.
Io sono convinto che lo sgretolamento della proposta politica farà bene alla competizione; dal punto di vista di chi la osserverà, la renderà sicuramente molto entusiasmante. L'inconveniente - grosso, ma non esiste compromesso, o forse si... - è che, purtroppo, alla fine, pagheremo con l'italiana vocazione proporzionale e "pentapartitica": insomma a Marzo saremo tutti comunque insoddisfatti.

Il confronto, in ogni caso, è apertissimo ed il ruolo della Televisione, anche alla luce dei numeri di DemosCoop, sarà evidentemente importantissimo. I numeri di Internet, invece, come osserva Fabio Chiusi, sono ancora esigui se è vero, come è vero sempre dall'indagine DemosCoop, che solo un utente sue due di Internet (cioè meno di un italiano su tre) discute e si informa di politica. Se si aggiunge l'imbarazzante partecipazione del Movimento Cinque Stelle alle sue parlamentarie, il quadro della Rete (lato informativo-giornalistico e lato comunicativo-politico) è completo e, senza dubbio, al di sotto delle aspettative.

Sul lato comunicativo-politico ognuno faccia le sue scelte: The Content is King e i vari Marco Montemagno potranno anche fatturare milioni di euro ma, senza contenuti, saranno soldi spesi malissimo per gli improvvidi committenti.

Sul lato informativo-giornalistico: quali sono le responsabilità di una conversazione politica ancora così fiacca in Rete? Credo sia delle testate giornalistiche. Il mezzo, è cosa nota, offre disintermediazione tra il "nuovo politico" (Grillo, ma non soltanto lui) e i Cittadini; ci vuole coraggio, quindi, nel pretendere la conversazione in un clima più che mai incerto (e che, oltretutto, si appresta ad andare in totale confusione vista la quantità di proposte elettorali) senza un ruolo professionale e critico di filtro.
Penso infatti che i Cittadini abbiano bisogno di un interprete affidabile della politica; che dia senso ai fatti, che offra una chiave di lettura e che discuta apertamente. Un giornalista serio, professionale ed onesto che si confronti, con altri giornalisti e altri politici altrettanto seri, professionali ed onesti, in uno spazio in cui sia garantito pluralismo interno. Non chiederei neutralità, anzi.
Non credete che una simile figura e un simile ecosistema aiuterebbero chi abita la Rete (e anche chi non la abita, sia chiaro) a capire meglio quanto le parole di questa campagna elettorale saranno state dette col cuore? Altrimenti a cosa servirebbe e che cosa sarebbe la Second Screen Experience!

Oh Ragazzi, non siam mica qui a misurare il Social Media ROI!

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