martedì 10 aprile 2007

Luci e Ombre di Google: riflessioni

Leggo da quasi due anni gli articoli su Megachip su cui ho anche conosciuto l'impegno di Giulietto Chiesa. Prima di conoscerlo di...persona :-)
Periodicamente ricevo la newsletter e, in quella ricevuta stamattina, c'e' un pezzo di Roberto Laghi che vi voglio segnalare.

Viene presentato un libro (prodotto da Ippolita) dal titolo inequivocabile "Luci e Ombre di Google". Vi riporto qualche brano dell'articolo:
[...] il pregio del libro sta ancora da un'altra parte: nello svelarci lo scarto tra l'immagine che Google propone e le azioni che mette in atto [...]

[...] L'immagine che si ricava dalla lettura del libro è dunque di un Google che si presenta come 'amico', che si guadagna la fiducia di utenti e programmatori (le strizzatine d'occhio e gli appoggi al mondo dell'open source paiono a volte andare proprio in questa direzione), che allarga il numero di persone a cui offre i servizi, per poi utilizzare tutte le informazioni accumulate per rivendere pubblicità e per conquistare nuove fette di mercato, per offrire nuovi servizi [...]

[...] Il rischio del monopolio nel controllo dell'informazione è grande, e pericolosissimo [...]

Un passo cui voglio dedicare una breve riflessione e' il seguente (relativo all'algoritmo di Page Rank)

[...] Si assume surrettiziamente che la mediazione tecnica dell'algoritmo sia garante di oggettività', e si associa all'oggettività la qualifica di 'buono', anzi di 'migliore', 'vero'. Il tutto dev'essere rapido anzi immediato, trasparente, grazie all'eliminazione del fattore tempo nella ricerca e allo studio ergonomico sull'interfaccia.” [...]
Nel libro Understanding Search Engines si parla dell'algoritmo del Page Rank di Google come di un metodo poco democratico per il fatto che una pagina che abbia un elevato numero di link pesanti in ingresso non garantisce (ovviamente) il suo essere relevant alla query.

Ecco il link dell'articolo. Buona lettura!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

argomento da approfondire, google è sempre più invasivo, ma anche innovativo; suggerisco ogni tanto di cambiare 'canale' e sintonizzarsi su www.vivisimo.com!

Marco Dal Pozzo ha detto...

Carlo, vivisimo sembra tirare fuori delle pagine Web più attinenti alle query, è vero!

Sarebbe il caso di leggere questo libro e poi anche farsi una cultura su come vivisimo indicizza e organizza le sue SERP.

Grazie della segnalazione :-)

Anonimo ha detto...

Ragazzi, io ne capisco poco di query e SERP...ma so di certo che se faccio ricerche su materiale commercializzabile (auto, moto, cellulari, case, ecc...) dopo un pò mi arriva un'email in cui c'è la pubblicità di un oggetto simile a quello per cui ho effettuato la ricerca. Sono solo i casi della vita? A voi esperti la risposta. Su Google inoltre voglio dire un'altra cosa. Avete letto "i barbari" di Baricco? Andate a questo link http://www.repubblica.it/rubriche/i-barbari/index.html e con un pò di pazienza leggete i punti 14, 15 e 16. Oltre che interessante e curioso, fa anche tanto riflettere. In maniera molto, molto sintetica: "Google non vi porta verso la fonte più autorevole e reale ma verso quella più linkata". Informarsi su Goggle potrebbe portare non dove risiede la conoscenza, ma dove si dirige la massa. Contro i barbari bisognerebbe ricostituire le legioni dell'impero romano....ma sembra proprio che i geni dei nostri grandi avi siano persi per sempre e i "barbari", questa volta, avranno vita facile.
Saluti Valerio

Marco Dal Pozzo ha detto...

@Valerio
la query e' la richiesta che fai al motore di ricerca (nel tuo caso auto, moto etc); la SERP e' la Search Engine Result Page.

Riguardo al tuo problema posso dirti che non ti arrivano mail se non hai dato il tuo indirizzo :-)

Grazie per la segnalazione: e' esattamente quanto volevo dire io (e penso anche Carlo). Anche se mi piace il modo in cui si dice...

Anonimo ha detto...

Io non lascio email in giro ogni volta che faccio una ricerca. Sarò un pò allarmista, ma penso che un pò la rete stia spiando le nostre abitudini ed i nostri bisogni.

Anonimo ha detto...

@valerio. sono sicuro che non lasci la tua mail in giro. ma se la tua mail si trovasse in una "catena di mail.." (quelle con le barzellette, o robe del genere, tra amici) prima o poi il tuo indirizzo cade in mano agli spammer.In ogni caso, se spiano "le nostre abitudini ed i nostri bisogni"..e non ce la sentiamo di "pagare questo dazio"..possiamo pur sempre rinunciare ad internet!