Tra gli intervenuti ci sono stati i Commissari del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e del Parco Nazionale del Cilento, i Direttori del Parco Nazionale della Majella, del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e il Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Due temi su tutti durante gli interventi:
(1) La domanda turistica straniera - essa è rivolta principalmente alla ricettività extra-albeghiera (dovuta al desiderio di vivere nel modo migliore la Natura e le sue peculiarità).
(2) L' antropizzazione delle Aree Protette - il fenomeno contraddistingue le Aree Protette italiane da quelle Americane che sono fatte di parchi sconfinati e disabitati. La popolazione presente sul territorio protetto deve essere uno degli interlocutori delle istituzioni!
Questi due argomenti ampiamente discussi hanno aperto il varco al dibattito successivo. Un dibattito durante il quale ho appuntato due importanti questioni:
(a) Necessità di fare Marketing Territoriale - il turista delle Aree protette è alla ricerca soprattutto dell'identità del territorio e una buona azione di marketing territoriale può far venir fuori questa ricercata identità.
(b) Comunicazione dispersiva - la comununicazione fatta per le Aree protette è dispersiva e organizzata male. Spetta alle singole Regioni il coordinamento della Comunicazione; le Regioni dovrebbero inoltre (relazionandosi anche con le popolazioni del luogo oltre che con gli operatori) fare da collettore delle proposte evitando gli sprechi.Mentre apputavo queste cose sul mio quaderno mi sono scoperto con un sorriso che non so ancora se fosse sconsolato o maligno: stavo pensando a www.italia.it :-/
[1] mdplab - Tendenze del Turismo Natura: mdplab all'Ecotur
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