sabato 23 giugno 2007

Marketing del Vino si, ma senza esagerare - il caso Red Heart

La catena di distribuzione inglese Sainsbury ha messo in distribuzione un vino prodotto in Australia, imbottigliato nel Regno Unito e venduto al consumo al prezzo di circa sette euro e mezzo.

Lo apprendo dall'ultimo numero di de Vinis, la rivista ufficiale dell'Associazione Italiana Sommelier [1], in un articolo di Franco Ziliani (giustamente) polemico.

Vediamo perchè: il Red Heart (è questo il nome del vino) contiene il 32% in piu' di antiossidanti rispetto alla media dei vini rossi. E su questo non c'è nulla da eccepire: ci sarà sicuramente una inoppugnabile analisi chimica a
certificarlo.

Ciò che lascia davvero perplessi è che in etichetta, come lo stesso Ziliani ci dice, è riportata una frase che "decanta" le proprieta' curative del vino.

Ricordo una puntata di diverso tempo fa di Report in cui venne intervistato un medico sull'argomento; egli dichiarò che per ottenere dal vino la quantità di sostanze curative presente in una sola delle pillole che gli anziani usualmente prendono per la loro buona salute, occorrerebbe berne in proporzioni tali da provocare altri e più seri danni !


Non mi sono accontentato dell'articolo su carta e così sono andato a tastare il polso della rete su questo Red Heart. Su wineanorak (da cui ho scoperto che la storia è anche abbastanza vecchia) [2], viene riportato il comunicato stampa con cui Sainsbury ha presentato il vino. Eccone l'ultima frase:

This is why moderate consumption of red wine and a healthy diet abundant in fresh fruit and vegetables can improve our health and increase longevity.

E volete sapere il commento dell'autore ?

Un condivisibilissimo... B******s!

Insomma Marketing del Vino si, ma a tutto c'e' un limite !



[1] Sommelier.it - il Sito ufficiale dell'Associazione Italiana Sommelier
[2] wineanorak - Red Heart Wine

Nessun commento: