lunedì 15 ottobre 2007

Marketing Farmaceutico e Riflessioni da Bar!

Qualche giorno fa ascoltavo alla radio un'intervista ad una esperta di Marketing Farmaceutico. Si parlava dei nomi dei medicinali e di come essi vengono scelti in modo tale da colpire il target cui sono destinati.

Mi ha parecchio interessato il sentire che i nomi (quelli che finiscono con le "X" o con le "K", tanto per intendersi) vengono studiati in modo tale che richiamino il più possibile la patologia che il medicinale intende curare oppure che siano più facilmente memorizzabili.

Quanto al target la dottoressa intervistata parlava sia di pazienti sia di medici. Allora mi sono detto: ma come si fa a colpire sia l'uno sia l'altro target? Non si dovrebbe fare una scelta anche in base alle caratteristiche demografiche? Non si rischia, "mettendoli tutti insieme", di fallire? O sbaglio?

Sono sicuro che il caso in esame non è dei migliori per fare questo ragionamento ma tenere il cervello in esercizio non fa male :)

Sono rimasto con questo dubbio finché non ho trovato su un banco di una farmacia a Guardiagrele (il paese dove sono nato e dove vivo parte della mia vita; si veda [1] e [2]) l'opuscoletto che vedete nell'immagine a sinistra.

Una riflessione da Bar [3] mi ha fatto capire una cosa.

Prima la riflessione e poi quello che ho capito.

Riflessione: nel dialetto di Guardiagrele "t dol?" significa "ti fa male?". Ed è proprio questa la ragione per cui l'opuscolo mi ha colpito. Ecco cosa voleva dire l'altro giorno la dottoressa: si vuole colpire un target che sia non tanto indistintamente formato da pazienti e medici ma un target che riunisca questi due profili, così tanto distanti tra loro, in un'area geografica!

Se quell'opuscolo non avesse riportato una frase in dialetto, quel medicinale non penso avrebbe mai potuto catturare la mia attenzione :) Il nome, poi, mi ha comunicato tantissimo!

Ok ok, questa è davvero una riflessione da Bar!
Ma la conclusione cui sono giunto forse lo è di meno:

la definizione di un target non è da considerare soltanto in termini demografici (età, studi etc) ma anche in termini geografici. Meglio sarebbe fare una sana e proficua intersezione ma quello che ho imparato è che la geografia ha un suo peso!

E voi che mi dite?

L'ho sparata grossa un'altra volta?

[1] Guardiagrele – il sito istituzionale
[2] Guardiagrele – coopconvivium.it
[3] riflessione da Bar - dicesi riflessione da Bar il pensiero che viene fatto durante un aperitivo o una colazione di fine settimana senza che il senso critico metta filtri. Il pensiero da Bar viene fatto ad alta voce e condiviso, facendosi grasse risate, con quante più persone possibile. Insomma una riflessione alla Piero :D

3 commenti:

Unknown ha detto...

Caro Marco,
Il "medicinale" che ciri nel linguaggio farmaceutico viene definito "paramedicinale" o rimedio. La differenza sta nel fatto che mentre i medicinali otc [senza ricetta] e quelli prescrivibili ssn hanno autorizzazione del min san dopo sperimentazioni in "doppio cieco" [gruppo con principio attivo vs gruppo con placebo] questo tipo non ne fa e non può vantare - per legge - perciò proprietà terapeutiche. Si affidano dunque a nomi evocativi poichè altro non possono fare. Comunicazione e prodotti sono spesso "border line".
Spero di aver fatto chiarezza.......se hai bisogno sai dove sono/siamo :-)
Un abbraccio.
Pier Luca Santoro
www.marketingblog.it

Unknown ha detto...

ciri = citi, sorry :-(

Marco Dal Pozzo ha detto...

Ciao Pier Luca,
benvenuto a mdplab. E' un onore :)

Grazie tantissime per la minilezione. Penso che anche questo sia MA (almeno per me)!

Ci sentiamo presto. Anzi prestissimo :)