In questi ultimi mesi sono stati diversi i tentativi da parte delle istituzioni di porre rimedio al male Internet!
Ci ricordiamo il tentativo del Commissario Europeo alla sicurezza, Frattini, che avrebbe voluto bloccare le ricerche online per keyword sensibili; oppure la più recente querelle riguardante l'iscrizione al Registro unico degli Operatori della Comunicazione da parte dei blogger.
Mi sembra evidente che chi riesce a partorire idee simili, non volendo assolutamente pensare alla malafede, sia purtroppo ignorante in materia; non conosca, cioè, le dinamiche che regolano la Rete e tutti quanti hanno la piena libertà di abitarla.
Parliamo di politici, di amministratori, di personaggi in grado di legiferare. Ed è proprio a questi che si rivolge l'iniziativa di Roberto che qui ripropongo: dici punti per i politici, perchè il Mondo del Web sia da loro in primo luogo conosciuto ed esplorato almeno un po' prima di qualsiasi tipo di azione:
- Net Neutrality: la rete deve essere libera e accessibile a tutti alle stesse condizioni
- Riduzione del digital divide fisico (connessioni a banda larga) con incentivi, supporto a wimax, adsl per tutti a prezzi certi.
- Riduzione del digital divide culturale (corsi in tutte le scuole per insegnare internet con programmi certi)
- Libertà di espressione per la rete
- Copertura wifi della città
- Incentivi a chi investe in progetti internet, tecnologici, innovativi nel settore
- Semplificazione e defiscalizzazione per le startup di settore (3 anni)
- Possibilità di ottenere tutti i servizi della P.A. anche via internet
- Contributo economico per acquisto pc/mac portatile con wifi per tutti
- Corso obbligatorio su Internet e i nuovi media per tutti gli eletti a cariche politiche di ogni ordine e grado
Il punto tre lo ritengo il più importante!
Semplicemente perchè quelli che vanno a scuola adesso saranno i politici di domani...Per loro il punto 10 sarà superato :)
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