domenica 22 giugno 2008

Social Network macchine d'affari. Ma non per gli utenti!

Quando un'idea, un oggetto, un'intuizione attrae capitali significa che dietro c'è qualcosa di valore. Almeno questa credo sia la tendenza escludendo ovviamente casi sfortunati o di miopia strategica.

E' di ieri la notizia che LinkedIn ha conquistato ben 50 milioni di capitali con la cessione del 5% delle sue quote azionarie ad un gruppo guidato dalla Bain Capital Ventures. Non sono assolutamente esperto delle dinamiche che regolano questo mondo ma, come sempre, lo stimolo ad indagare un po' c'è sempre.

Sono andato a vedere chi sono questi della Bain Capital Ventures. Si legge nella home page del loro sito istituzionale: aiutiamo gruppi di persone a diventare a medio-lungo termine leader nel proprio mercato.

Quanto a LinkedIn credo che ci sia bisogno di dire ben poco: è un Social Network che l'articolo di Repubblica definisce dei Manager. Credo che sia una buona definizione ma per meglio comprendere questa Rete Sociale vi rimando al post di Gianluca di qualche mese fa in cui rimarcava le differenze tra LinkedIn e Facebook (a proposito del quale credo ormai si sappia moltissimo).

Quello che mi riesce difficile capire è come i Social Network riescano a fare utili: possibile che solo gli inserzionisti riescano a portare denaro nelle casse degli azionisti? Questo dubbio aumenta considerando le cifre riportate dall'articolo di Repubblica: stime attendibili dicono che LinkedIn ques'anno supererà i 100 milioni di dollari di utili e che Facebook ne ha fatturati ben 150 milioni. Bah!

Davvero mi chiedo da dove vengano queste cifre così importanti (poi magari ci sarà qualcuno che dirà che, rispetto alla visibilità ed al successo che hanno in rete, i risultati di Facebook e LinkedIn sono anche scarsi!!!). C'è qualcuno che sa qualcosa?

Mi lasciano poi perplesso le parole di Mark Kvamme, membro del consiglio di amministrazione della LinkedIn e Venture Capitalist della Sequoia Capital che dice che la mossa contribuisce a fare trovare pronti quelli di LinkedIn qualora si dovesse presentare l'occasione di un investimento strategico. Cosa vuol dire? Che non ci sono già programmi ben definiti?

Probabilmente questa è una provocazione ma, nella mia più totale ingenuità ed inesperienza, questa è la prima cosa cui ho pensato.

Sempre nell'articolo di Repubblica si dice che tali somme permetteranno all'Azienda di assumenre talenti in modo rapido, di aggiornarsi e, soprattutto, di dirottare la battaglia all'estero.

Staremo a vedere cosa succederà nel prossimo futuro...

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