domenica 29 novembre 2009

Metafore Sociali nel Modello ISO/OSI

Solo per segnalarvi questo articolo che Luigi ha linkato nello scambio di opinioni a proposito del Modello di Filiera Editoriale ispirato all'ISO/OSI.

Luigi l'ha presentato come un vecchio tentativo di vedere e far vedere gli aspetti sociali dell'ISO/OSI con una brevissima introduzione:

Nel modello OSI sono embedded potenti metafore sociali, che nelle reti sociali di oggi hanno bisogno di un reverse engineering per essere riscoperte

Voglio renderlo fruibile, con il permesso accordatomi da Luigi, a quanti vorranno discuterci su con una raccomandazione [inoltro a voi quella che lo stesso Luigi ha fatto a me]: non andare troppo nel dettaglio!

Buona lettura!

9 commenti:

LB ha detto...

Typo in una parola del titolo SCRIBD > Portability.

Non ci saranno problemi di Copyright con Elsevier?

Grazie Marco!

Raccomando comunque di NON leggere l'articolo dal punto di vista della Standardizzazione Tecnica; è una ricerca di un superamento dei suoi limiti .. vecchia di 16 anni; può servire solo se si capisce l'importanza (sul piano dell'acqusizione di conoscenza) di analizzare un Post Mortem Dump.

Marco Dal Pozzo ha detto...

Typo corretto!
Per il Copyright sinceramente non so cosa dirti. Ma cavolo, sei tu l'autore...

Grazie per l'ulteriore consiglio di Guida alla Lettura!

LB ha detto...

Marco:
sequenza pagine: la 518 precede la 517 (nel G Doc la sequenza la vedo giusta).
Aggiungo qui il link a un esempio di dialogo che potrebbe supportare l'idea di una qualche utilità per lo sviluppo di un Modello di Riferimento per i livelli alti dell'OSI .. anche se potrà solo rivelarsi come un obiettivo ormai fuori portata .. in pratica e in teoria (chi potrebbero essere gli stakeholder di un tale sviluppo??).

Marco Dal Pozzo ha detto...

Luigi,
grazie ancora!!! Evidentemente ieri ho fatto diversi casini...

Ho così scoperto come Scribd gestisca [bene] le revisioni. Non ho dovuto eseguire nuovamente l'embed!

Adesso non abbiamo più scuse :D

LB ha detto...

Marco,
adesso dobbiamo anche decidere se è il caso di pubblicare il Documento Google, dopo aver chiesto il permesso a chi lo ha già commentato.

Marco Dal Pozzo ha detto...

Ciao Luigi,
per me non ci sono problemi, lo sai ;)

Ma allora, se sei d'accordo, con un commento di presentazione, io pubblicherei anche la famosa correzione del compito. Sei d'accordo?

LB ha detto...

Per il compito sei libero di decidere. Per gli Aspetti sociali dell'Osi mando prima email di avvertimento a chi è già stato invitato.

Marco Dal Pozzo ha detto...

Ok Luigi!
Spero non ci siano problemi...

Devo ancora leggerlo con attenzione pero' e tengo ben presente per prima il mio personale obiettivo.

Mi auguro di non sembrare troppo egoista :)))

LB ha detto...

Sono sempre più convinto che il principale obiettivo, tuo e degli altri abitanti del Web, meno vecchi di me, sia restare in orbita di cazzeggio ALAP (as long as possible) quindi ... la mia risoluzione di fine anno è fare basta;
sulla mia scheda job, del programma di vita che mi sono scritto su schede perforate 40 anni fa, c'è un parametro TL40 (Time Limit 40 anni) .. evidentemente il mio programma di vita è andato in loop .. non riesce a uscire da un IF/THEN/ELSE .. perché l'istruzione IF non permette mai di passare a THEN e l'ELSE rimanda a ricontrollare l'IF senza che il programmatore abbia ... pensato a controllare la variabile Tempo;
il parametro TL serviva a proteggersi dal rischio di dover pagare il tempo di CPU (Unità di Elaborazione Centrale) anche per l'esecuzione di cicli idle (leggi: per aspettare che i miei interlocutori abbandonino l'orbita di cazzeggio);
so what?
Ho pubblicato il mio ultimo post, con l'intenzione di revisionarlo ancora per un po' (un paio di mesi) .. poi vado in Tailandia per un mese e racconto ai nipotini quello che NON sono riuscito a fare, cioè .. passo la palla a loro perché.. nei meno giovani di loro ho perso ogni fiducia ;-)
A proposito .. in relazione al mio ultimo post e al Google Document sugli Aspetti sociali dell'ISO/OSI .. mi piacerebbe sapere che ne pensi di questo post sul giornalistico Eretici Digitali in stile second life.