mercoledì 9 dicembre 2009

il Contenitore, non il Contenuto! [?]

Magazine and newspaper publishers aren’t satisfied with the way their content looks and acts on the Kindle and Sony Readers—they want color, video, interactivity, the ability to sell ads and control the subscriber relationship. Old media moves slowly, but in 2010 we’ll see them crawling towards some solutions. Time Inc.‘s John Squires is spearheading an effort to get other magazine publishers together in a joint venture, which would sell access to digital versions of their magazines that could be consumed on portable devices. The publishers hope this will give them more leverage with partners like Apple and Amazon, and will help them develop standards around how to display magazine content and ads. On the device front, the Hearst-funded FirstPaper promises to launch a newspaper-optimized eReader (we’ve seen it, it’s nice), and will focus on helping publishers with the back-end processes of getting their content and ads onto multiple portable devices, not just its own.

Ciò che avete appena letto [via] fa parte del novero delle dieci previsioni della Forrester nel Mercato E-Reader/E-Book per il 2010.
È fin troppo ovvio il riferimento alla forma, a come i contenuti devo apparire. Gli Editori vogliono colori e video che, in dispositivi come il Kindle, non è possibile visualizzare; gli Editori vogliono spazi per inserzioni da poter vendere; gli Editori vogliono far soldi, come del resto è giusto che sia. Ma cosa ne sarà, quindi, dei Contenuti?

Il Kindle credo nasca per esaltare il Contenuto e perchè, rendendone disponibile la portabilità, se ne possa fruire praticamente ovunque; e, in questo modo, probabilmente anche aumentandone l'appetibilità almeno per utenti che tendono esclusivamente al digitale. Bisogna augurarsi che Apple e Amazon non saranno influenzate così tanto da questa fantomatica joint venture perchè, se così fosse, senza essere nemmeno troppo catastrofisti, è facile immaginare un nuovo dispositivo che esalterà il Contenitore.

E, peggio ancora, l'esaltazione del Contenitore in genere. Dico eresie?

1 commento:

carlo amoroso ha detto...

Beh, il Kindle esalta il contenuto perchè è ciò che Amazon vende! Colori, foto e video sono un'esigenza 'convergente' per gli inserzionisti pubblicitari e per i fruitori di contenuti (anche gratuiti) "gradevoli".E questa è proprio l'era in cui si esaltano i contenitori, pensaci un po:
- Iphone in fondo è sempre un telefono, che però fa convergere su di se diverse esigenze (telefono ed internet) e lo stanno copiando tutti
- Molti televisori moderni hanno una tecnologia che consente di navigare in internet e di accedere a "divx e file" salvati su HD esterni (ancora convergenza, tra tv ed internet)
- Kindle e simili sono attualmente in forte evoluzione e si va sempre verso la solita -convergenza- 'libri/giornali' ed internet! Concludendo, la convergenza "verso il web" è un fatto innegabile ed inarrestabile. L'altro 'fatto'.. è che i "servizi a valore aggiunto" si pagano e si continueranno a pagare: ad esempio i servizi "voce", SMS e connettività sui cellulari. I film in prima visione e la paytv sono un modello ben consolidato e quindi c'è spazione anche per contenuti di qualità -a pagamento e non sponsorizzati- come libri ed articoli giornalistici di qualità. Chiaramente anche il contenitore deve essere all'altezza... :-)