Visualizza dal MediaCamp al BarCamp InnovatoriPA in una mappa di dimensioni maggiori
Quando un anno fa mi sono deciso a riaprire mdplab, mi ero dato tre obiettivi da raggiungere. Riporto qui di seguito il terzo ripescandolo dalle note di appoggio che spesso hanno sostenuto ed aiutato la generazione dei miei deliri.
Studio del [Web] Marketing dell'informazione e della conoscenza da inquadrare nel dibattito sulla fine che si appresta a consumarsi [stando ad autorevoli fonti anche italiane] della Informazione stampata.
Sull'informazione, sui quotidiani online e cartacei mi sono divertito a dire qualcosa in questo anno rielaborando le mie fonti. In questa opera è stata preziosissima [e continuerà ad esserlo] l'Edicola di PierLuca, risorsa davvero insostituibile. Sono arrivato, dopo confronti molto stimolanti, ad una prima conclusione con le slides portate a Perugia in occasione del Festival Internazionale del Giornalismo. In esse ho espresso delle possibili future evoluzioni dell'Editoria in un lavoro di sintesi di quanto ascoltato, scritto e detto dagli attori principali in un dibattito che mi sembra ancora lontano dall'epilogo e nel quale con piacere rimarrò immerso.
Una nuova fuga mi è ora imposta dall'avvicinarsi della data di un evento al quale non voglio mancare: il BarCamp Innovatori PA 2010 che si terrà a Roma il prossimo 19 Maggio. Questo post, per le persone che si prendono la briga di leggere ogni tanto questo blog, vuole essere un punto di transito verso il mio personale Obiettivo 3. Dal MediaCamp di Perugia al BarCamp di Roma con in testa quello che avevo, in testa, anche nel Marzo 2009:
Opportune azioni per la Pubblica Amministrazione rappresentata dalle Biblioteche, possono, oltre che favorire un miglior funzionamento della stessa Istituzione-Biblioteca [sia in termini di prodotto sia in termini di processo], anche servire a risollevare le sorti delle Pubblicazioni [Online e Cartaceo] che non siano ovviamente solo Libro.
Nel modello del MediaCamp proponevo, per il Web, una estensione del Browsing alla distribuzione di un contenuto esclusivo al quale riconoscere, in Euro, il valore proprio di un generatore di senso; un valore materiale [Euro, per l'appunto] ricambiato con un altro valore costituito dal Capitale Sociale [non materiale ma, direi, spirituale]. Lo stesso Capitale Sociale che potrebbe sostenere anche il cartaceo in pubblicazioni iper-locali.
È della parte Web vorrei provare a dire qualcosa a Roma in un discorso che, a mio parere, ha [credo e spero di averlo appena dimostrato] una sua logica.
Vi propongo di seguito la trascrizione del podcast che mi è stato richiesto dai ragazzi di Formez che [insieme con l'instancabile Gigi] stanno organizzando l'evento.
Serve il Web! Questa è la risposta che darei se qualcuno mi chiedesse cosa serve davvero per aprire ed innovare la Pubblica Amministrazione italiana. Tema questo, l'idea guida, del Barcamp Innovatori PA che si terrà a Roma il prossimo 19 Maggio.
Non è solo la mia passione per la Rete [con la R maiuscola] che mi da la licenza di rispondere in modo così netto. Con il Web si può guardare fuori con un duplice obiettivo: condividere e migliorare. La condivisione equivale all'apertura; l'essenziale contributo di chi abita la Rete costituisce invece l'ingrediente fondamentale per l'innovazione. Dal Web, infatti, nascono idee, si sviluppano pensieri, vengono suggerimenti. In un processo che probabilmente ha bisogno di essere sistematizzato [per evitare che il Popolo della Rete non sia soltanto sviluppatore ma anche filtro e decisore] ma che in ogni caso va assecondato e aiutato.
La Pubblica Amministrazione dovrebbe in qualche modo elevarsi al ruolo di chi affianca e, allo stesso tempo, guida questa Folla inarrestabile e così meravigliosamente produttiva diventando, quindi, responsabile del raccolto di frutti di cui beneficerebbero gli abitanti di un territorio, i membri di una comunità in un circolo virtuoso che, in qualche modo, sarebbe in grado di autoalimentarsi producendo benessere. Mi riferisco sia al benessere proveniente dal fatto stesso di sentirsi maggiormente partecipi delle vicende del microcosmo cui si appartiene, sia a quello derivante dalla fruizione dell'output di un processo migliorato. Per semplificare il discorso, nel primo caso mi riferirei ad un valore spirituale [cioè Capitale Sociale]; nel secondo caso invece ad un valore materiale.
Se si pensa che ogni cosa che riguarda e soprattutto muove il nostro vivere quotidiano parte almeno da una conoscenza e da una competenza, una delle prime responsabilità del Pubblico [e, quindi, delle Pubbliche Amministrazioni] dovrebbe essere la facilitazione dell'acquisizione per ognuno di conoscenze e competenze.
Il tema che mi piacerebbe affrontare è proprio quello del miglioramento del processo di acquisizione di conoscenze e competenze che penso sia una precisa responsabilità del Pubblico. Ed invidivuo nell'Ente Pubblico Biblioteca, lasciatemi dire, la tecnologia abilitante.
Le Biblioteche hanno, per il territorio che intendono servire, il ruolo [a questo punto io direi istituzionale!!] di fare circolare le informazioni a sostegno delle decisioni delle imprese e della ricostruzione dello spirito di appartenenza alla comunità. A questo punto la domanda che pongo è: può o no essere il Web lo strumento per migliorare i servizi di una Biblioteca e, allo stesso tempo, promuoverli? In primo luogo sarebbe interessante rispondere insieme a questa domanda. Quello che poi sarebbe utile fare è individuare delle linee guida sul come poter sfruttare il Web anche per permettere la fruizione dei servizi erogati da una Biblioteca.
In buona sostanza, proporrei che la discussione fosse centrata sulla perseguibilità o meno di un obiettivo: parlo dell'obiettivo costituito dallo stimolo [per mezzo del Web] per la comunità a migliorare il sistema Bibliotecario sfruttandone, nel circolo virtuoso a cui prima mi riferivo, i servizi.
Il fine ultimo sarebbe, quindi [e qui mi ripeto]: l'accrescimento di valore sia spirituale sia materiale per la comunità e nella comunità!
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