Riporto i passi più interessanti (che faccio a tutti gli effetti miei) di un articolo di Rhea Drysdale letto qualche tempo fa su Search Engine Journal dal titolo Come scrivere bene per il Search Engine Marketing [1].
Secondo Rhea, le tre regole per scrivere bene per il Web sono:
Scrivere in modo conciso: il cosa, il dove e il quando vanno inseriti subito nel contenuto. Titoli ben scritti e delle prime righe che puntano dritte al fatto sono molto performanti sia in termini di readership sia in termini di Search Engine Optimization
Scrivere in modo corretto: utilizzare tempi e modi giusti e corretta ortografia. L'articolo scritto dovrebbe essere letto ad alta voce preferibilmente dopo averlo stampato. Questo sarebbe il modo per notare degli errori nello spelling e nei tempi e modi utilizzati
L'autore deve essere credibile: i fatti devono essere corretti. Moltissimi blog non possono essere ritenuti sorgente affidabile ed obiettiva di informazioni perchè le informazioni stesse risultano essere spesso deformate e manipolate. Se ci si occupa di una cosa, bisogna andare dritti alla sorgente senza cedere alla schiavitu del link (cioè linkare la sorgente della notizia senza parlarne). In altre parole, l'autore deve far propria la notizia altrimenti rischia di cadere nel dimenticatoio. O, peggio ancora, di perdere abbonati al feed.
Queste, prosegue Rhea nell'articolo, sono anche le colonne portanti del giornalismo. Regole che, però, occorre piegare nel momento in cui si scelga di scrivere per il Web. Cioè quando c'è la necessita' di integrare nel testo le keyword.
Niente da eccepire dal mio punto di vista!
Questo articolo, insieme con le riflessioni fatte a conclusione del post in cui parlavo dei Keyword Competitor e dei Product Competitor [2], apre una discussione molto interessante: il SEO, alla fine, può davvero essere solo colui che sceglie le keyword e ottimizza il sito perche' sia piu' facilmente indicizzabile dai motori di ricerca ? Chiedendo scusa per l'aver posto la domanda in termini banali e poco ortodossi, dico che sono convinto di no...
Vedo sempre più il SEO come uno specialista che opera a 360 gradi: un professionista che curi il sito del proprio cliente non soltanto dal punto di vista Search Engine Optimization, ma anche da un punto di vista di Content Management e di Strategia Comunicativa. Che sappia, in altre parole, collocare le keyword non soltanto tra i tag HTML. In sintonia, credo, con quanto Johnnie scrive e attua nei suoi 980Km [3].
Non sono stato convincente ?
E allora andate a guardarvi la SEO Routine su un post di SEOMoz [4] pubblicato da randfish proprio oggi !
P.S. Mi rendo conto di non aver fatto mie le informazioni contenute nel post di SEOMoz in barba alle raccomandazioni di Rhea. Ne parlerò in un prossimo post :-)
[1] Search Engine Journal - l'articolo di Rhea Drysdale
[2] mdplab - Battere la Concorrenza Online. Si, ma quale ?
[3] 980Km - Web Marketing
[4] SeoMoz - the SEO Routine
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