lunedì 18 febbraio 2008

(Political) Blogging Community Outreach

Nell'ultimo Whiteboard Friday di SEOMoz si parla di Blogging Community Outreach ovvero di come poter raggiungere nuovi nodi della blogosfera con l'obiettivo di acquisire più credibilità e di avere nuove ed interessanti opportunità uscendo dalla propria nicchia fatta di blog cui si è legati con dei legami forti.



La parte interessante della lezione di randfish non è tanto, almeno per me, quella in cui sono spiegati i modi di procedere ed i successivi benefici di cui si può godere quanto quella in cui ci si riferisce alla Political Blogosphere come caso di studio e di applicazione della teoria. Tuttavia qualche riflessione la voglio condividere con voi (ansioso di sapere la vostra!) anche su quanto si dice nei primi minuti del filmato...

Gli step che Rand raccomanda per uscire dal proprio centro sono pochi, semplici e, io direi, molto intuitivi. Se infatti si tiene chiaro in mente l'obiettivo di uscire dal proprio centro di connessioni forti è fin troppo scontato pensare di (1) dover identificare le comunità più interessanti da colpire e, quindi, (2) parteciparvi; (3) identificare i punti di accesso (hub) che possono portare a tali comunità e, successivamente, (4) procedere alle segnalazioni dell'url del proprio blog; (5) partecipare ad eventi e (6) parlare con i grandi player del settore che si è deciso di contattare non tanto per avere credibilià verso gli altri ma soprattutto per arricchirsi di contenuti nuovi (perchè portati da nuove fonti); (7) individuare quelli che Rand definisce Content Holes ovvero questioni che ci si pone e argomenti non approfonditi ma comunque appetibili e, conseguentemente, (8) cercare di produrre risposte dando loro la forma di nuovi post! Solo così, dice Rand, si può fare branding di se stessi e del proprio blog, si creano opportunità (anche economiche) che prima (considerando di tali opportunità almeno la misura) non si sarebbero potute avere e si può scalare il Ranking dei motori di ricerca (grazie ai link che si conquistano).

In questa teoria è chiaro il riferimento ai legami forti e ai legami deboli. Gli stessi che, parlando di Capitale Sociale, sono connessi al concetto di Bonding Social Capital e Bridging Social Capital rispettivamente. Dalle parole di Rand vedo però un più chiaro richiamo ad aspetti di carattere pratico (conoscenza fisica di nuove persone e di nuovi argomenti, opportunità economiche e link in ingresso col conseguente aumento del ranking nei motori di ricerca) e a benefici ottenibili più per se stessi che per la comunità cui si appartiene. Non so se questa può essere una diversa declinazione della teoria del Capitale Sociale ma comunque mi sembra una dinamica molto distante da quella descritta nello studio dell'Università del Michigan in cui invece si dimostra che lo stabilirsi di connessioni forti e deboli porta un vantaggio che definirei meno fisico (ma comunque fortemente tangibile) per le persone e sicuramente più coinvolgente il gruppo.

Ma veniamo all'aspetto che ho trovato più interessante. Rand fa l'esempio della blogosfera politica americana ed evidenzia, anche graficamente (si guardi la figura in basso), la presenza di una sinistra, di un centro e di una destra. Sia la sinistra sia la destra sono delle nicchie di blog connessi tra loro con dei legami forti. Il centro è invece definito da Rand come il territorio dei mainstream media.


L'obiettivo delle due parti politiche di raggiungere una maggiore credibilità non può esplicitarsi con la conquista di una connessione ad un nodo che, pur essendo fuori dalla propria nicchia, comunque si trova nella propria orbita. Lo sforzo per stabilire questa connessione sicuramente non sarebbe ripagato da un arricchimento teso poi ad acquisire nuovi legami e a colmare buchi informativi (se si rimane nella propria orbita difficilmente ci si rende conto delle esigenze che sono fuori!). Le due parti (la sinistra e la destra) devono quindi tendere verso il centro, verso dove sono i meanstream media e fare in modo che le connessioni con i nodi di tale nuovo orizzonte si facciano sempre più forti.

Ed ora vado a ruota libera in una fantastica fantablogosfera politica ponendomi delle domande: ma allora le elezioni davvero le vince chi riesce a connettersi al centro? Le può vincere chi riesce ad acquisire nodi verso quel meanstream media di cui Rand parla? Oppure (forse sarebbe meglio dire anche) chi riesce a colmare quel vuoto informativo dando sul proprio spazio risposte agli argomenti di interesse per quei nodi cui non si è ancora connessi attravero una vera e propria opera di link baiting (fraudolento quando in quel post si mente)?

Voi che dite?

E per finire: la mossa di Casini cosa potrà mai generare? Nell'immagine qui in basso mi sono divertito a tradurre in Italiano la blogosfera politica presentata da Rand (più che blogosfera parlerei per l'Italia semplicemente di situazione politica). A partire da Destra troviamo il Popolo della Libertà, l'UDC, il Partito Democratico e la Sinistra-Arcobaleno. Più vicini al centro e, quindi, secondo lo schema di Rand, più in grado di connettersi al meanstream a di colmare il vuoto di contenuti sarebbero Casini da una parte e Veltroni dall'altra...


Non sempre uno più uno fa due ma oggi, con questi strani voli, una sola mi appare la soluzione possibile!

Sto esagerando, lo so! Mi riportate sulla Terra?

4 commenti:

gigicogo ha detto...

IMHO, si :-)
Nel senso che la prima parte della discussione è incentrata sulla promozione di se stessi e del proprio brand, ma anche del valore da acquisire cambiando i contesti, o allargandoli.
Sempre sulla prima parte, IMHO, il valore più grande degli scosatmenti e cambiamenti è la conoscenza di nuovi nodi (per me equivalgono a nuove persone).

Nella seconda parte hai cercato di contestualizzare su un particolare cluster, quello politico.
Si, si dice ormai da anni che le elezioni si vincono al centro. Senza voler fare proprio il cazzone e il visionario dell'ultima ora, mi interessa capire se sarò ancora vivo quando le elezioni IN ITALIA, si vinceranno sulal rete :-)
Regards

Leonardo de Nardis ha detto...

Articolo molto interessante, ma:
meglio nuovi nodi oppure un social media nuovo?
La rete dei blogger sembra essere un pò incagliata in quello che potremo definire un limbo molto particolare, fatto di tante sfaccettature (belle e brutte), ma soprattutto sembra essere alla ricerca di qualcosa di innovativo, che faccia scalpore ma che non sia banale, che rivoluzioni un pò ma che non abbandoni niente....

Chissà chi sbriglierà il nodo di questa matassa?

ciauuuuuuuuuuuu
L_

Marco Dal Pozzo ha detto...

Gigi,
ho letto il pezzo in cui mi hai linkato (grazie!) e, a proposito del tuo dubbio (è da perseguire la politica dell'innovazione oppure l'innovazione della politica) penso che da perseguire sia semplicemente l'innovazione (nuovi modi di parlare alla gente, nuovi programmi, nuove idee e soprattutto nuove persone che, sono d'accordo con te, nella rete significa nuovi nodi e link)...tutto il resto viene da se!
Forse è retorica la mia ma credo davvero sia così!

Leonoardo,
(grazie del commento e benvenuto a mdplab!) credo che lo stallo di cui soffre adesso parte della blogosfera sia dovuto alla mancanza di voglia di novità. Molto spesso credo che sia per mancanza di tempo da dedicare alla causa (il tempo è per il lavoro che ci da da mangiare e solo in rari casi il lavoro è il blog). Il qualcosa di innovativo che credo ciascun componente (nodo) del mondo dei blog sta cercando è molto più vicino di quanto si possa pensare: è un nuovo nodo. Come dice Gigi, una nuova persona con cui confrontarsi e insieme alla quale crescere grazie alla conoscenza di nuovi punti di vista. Con i quali si può essere d'accordo o meno ma credo fermamente che questo sia un'occasione di crescita personale e, di riflesso, della blogosfera tutta o almeno di quel cluster di cui si fa parte e che si vuole/deve cercare di allargare. IMHO :)

Marco Dal Pozzo ha detto...

Mi sto leggendo i commenti al post originale su SEOmoz...

Noto come davvero pochi sono quelli riguardanti i contenuti. Moltissimi sono invece quelli che fanno noiosissimi complimenti alla forma (per esempio l'utilizzo di due telecamere) :-/

Non posso credere che i lettori di SEOmoz non abbiano nulla di più interessante da dire e quindi il ragionamento che faccio mi porta a dire che probabilmente Rand non ha detto nulla di eccezionale per la platea americana...

Probabilmente nemmeno per quella italiana, ma che cavolo...

Questo post mi sembra più ricco dopo gli interventi di Gigi e Leonardo; i commenti a quello su SEOmoz ne hanno parecchio sminuito il senso!

Vabbè, vado a dormire!