martedì 12 febbraio 2008

Progettare un Mezzo per raggiungere il Fine. Esercizi per il Web

Riprendo un commento di Luigi Bertuzzi sul post di qualche giorno fa in cui andavo Alla ricerca di Aria Fresca:

L'italica avventura dell'uso di ciò che oggi chiamiamo Web l'abbiamo iniziata alcune decenni fa confrontandoci con la nostra ignoranza della tecnologia in questione; che io ricordi, non fu preceduta da analisi, dibattiti, ricerche di mercato .. il cui tema fosse .. ad esempio .. paragonabile ai titoli di questi post di Marco (per le Aziende) o di Gigi (per la PA).

Voglio dire che allora non era possibile proporsi di discutere un obiettivo sociale in funzione della disponibilità di una tecnologia specifica (Facebook nel caso di Marco; Intranet nel caso di Gigi).

Forse sto per dire una fregnaccia, ma ho l'impressione che in temi di discussione come i due sopra citati ci si proponga di confrontarsi con dei mezzi, promuovendone così la vendita o l'adozione, mettendo in secondo piano la nostra conoscenza del fine per cui i mezzi vengono presi in considerazione.

Proviamo ad applicare all'ambiente CERN (culla del Web) il paragone che cerco di proporre .. fra ciò che si può ottenere confrontandosi con l'ignoranza dei mezzi possibili per raggiungere un proprio fine e .. ciò che si può ottenere confrontandosi con la loro conoscenza; avrebbe il CERN inventato il Web se avesse adottato il secondo approccio?

Probabilmente il mio tentato ragionamento fa acqua da tutte le parti ..

Stavo rispondendo con un commento ma poi ho cambiato idea. Voglio rispondere con questo post per rilanciare con forza una discussione che si sta facendo davvero molto interessante:

Luigi,
quello che tu dici mi fa tornare in mente una riflessione
che facevo, ai tempi in cui studiavo per sostenere gli esami di Elettronica alla facoltà di Ingegneria, quando mi ritrovavo davanti i data sheet dei componenti (chessò, un microprocessore).


Mi dicevo:
io sto studiando come funziona questo chip elettronico per capire cosa ci si può fare!

Ma qualcosa non mi tornava...

per arrivare ad un fine ragionavo sul funzionamento del mezzo...


Ed era anche frustrante sapere che c'era stato qualcuno che, moltissimo prima di me, aveva progettato il mezzo per raggiungere il fine in uno sforzo intellettuale sicuramente maggiore...


Parlando del Web
allora dovremo crearci un fine, un obiettivo
utile e poi vedere cosa c'è per poterlo raggiungere...è una bella sfida!

Mi vengono in mente tre casi che sto seguendo:


(1)
i consigli da dare al Sindaco di Chieti per strutturare meglio il portale di Chieti: c'è un obiettivo che è quello di rendere un servizio ai cittadini ed anche alla Città stessa (per esempio se pensiamo al Turismo). L'Azione è quella di redigere un elenco di raccomandazioni...

(2)
La progettazione dell'Agenda dei Cittadini che Luca De Biase sta discutendo sul suo Blog. In questo caso,invece, l'azione è quella di trovare la piattaforma migliore per far nascere l'Agenda dal basso. Molti dicono un Wiki; io ho un'idea diversa e l'ho postata in un commento all'ultimo pezzo in cui Luca ne parla.

(3) Migliorare il servizio reso dalle Biblioteche. Qui, a dir la verità, si sta ancora in una fase di studio atta alla formalizzazione di un fine preciso (grazie anche ai contributi che stanno giungendo da autorevoli ed interessanti personaggi) tra tutti quelli che, in questo ambito, possono essere perseguiti ma ancora una volta l'Azione riguarda l'individuazione del miglior mezzo Web da utilizzare.


Che ne dici Luigi?

E voi?

Non so bene cosa nascerà da questa discussione ma per adesso la vedo come un utilissimo ed interessante esercizio! Oltre che Aria davvero Fresca da respirare!

Tocca a voi adesso ;)

9 commenti:

LB ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Marco Dal Pozzo ha detto...

Luigi,
non c'è fretta...

E' vero, il sociale prima della piattaforma. Ma sfruttiamola ancora un po' con l'obiettivo di raccogliere altre idee, altre emozioni...

Perchè il sociale funzioni meglio...

Oddio, forse ho bestemmiato!!!

Spero tu mi abbia capito ;)

LB ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Marco Dal Pozzo ha detto...

Luigi,
il tuo micropost e' visibile solo ai tuoi friends (e, quindi, anche registrati)!!!

Io l'account su twitter non l'avevo anche perche' ti confesso che non ci credo molto!

Magari questa e' l'occasione per ricredermi :)

LB ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Marco Dal Pozzo ha detto...

Luigi,
credo che ci siano buone premesse per continuare questa discussione (almeno qui sul mio blog dato che, come dico nel post, ci sono delle questioni "pratiche" aperte e, soprattutto, prima o poi da chiudere).

Per il Camp e l'incontro i miei sono i soliti problemi logistici ma seguirò la cosa e sarò pronto (nei tempi e nei modi che potrò e nei limiti delle mie capacità/possiblitò) a supportarti ;)

LB ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
gigicogo ha detto...

Oggi è domenica e fa freddo, tanto freddo.
Premessa per dire che sono un po' meno sconvolto dal lavoro e dal multitasking "sociale".
Son riuscito a leggere tutto e condivido molte idee a anche molte vostre perplessità.

Luigi sa che oggi mi son dedicato anche ad approfondire il tema delle "conversazioni" che vedo traspare anche nei vostri pensieri.

Che dire, ....non certo facciamo una "fronda", ma kkep in touch SI!

C'è molto rumore nella blogosfera italiana e poco valore, per cui non disprdiamo i mini-cluster che si creano attorno alle conversazioni.

Marco Dal Pozzo ha detto...

Luigi, perchè fermarsi? Leggo un po' di demoralizzazione nel tuo commento (spero di sbagliarmi) ma io non mi perdo d'animo!

E poi come dice Gigi (grazie del commento e benvenuto anche a te in mdplab!!!) quanto meno ci stiamo tenendo in contatto e, anche se siamo un mini-cluster, possiamo comunque discutere...

Pensavo poi una cosa: forse di azioni pratiche adesso all'orizzonte ce ne sono poche (forse perchè manca il tempo - Gigi ha potuto sciropparsi la discussione solo in un attimo di pausa!) ma, almeno io, sto sviluppando un senso critico che prima non avevo...

Anche se manca un fine preciso sto capendo meglio il mezzo che utilizzo. E sento che sto acquisendo più sicurezza; quella che mi serve per poter parlare di queti argomenti con meno paura...

[le sparerò grosse sempre, forse, ma lo farò con un po' più di cognizione ;)]

E per me non è poco!