Consumer Want More Free Content; Media Promises Less
Questo è il titolo di un articolo pubblicato ieri su MarketingCharts [fonte Media Buyer Planner].
Dal mio piccolo osservatorio sembra che la discussione sia simile a quella ormai datata della crisi che sta attraversando la Carta Stampata; già due anni fa [almeno a quel periodo faccio risalire le mie prime curiosità, seppure da una prospettiva diversa da quella di adesso, sul fenomeno], infatti, l' Editore del New York Times cominciava a parlare di una possibile scomparsa dell'Edizione cartacea e di una migrazione totale sul Web. La discussione si è poi evoluta; il suo baricentro si è infatti spostato sulla questione relativa a quali debbano essere le modalità di pagamento di una notizia [Gaspar Torriero a State of the Net del 2008 parlava del soldo come contropartita alla notizia che c'è da sapere e che nessun altro può garantirmi].
Quanto rilanciato da Marketing Charts si riferisce esclusivamente ai Contenuti Online ma vedo analogie con quanto nel passato si è detto a proposito dei "Giornali". Il problema in sintesi è: proprio mentre gli utenti, i fruitori dei Contenuti Online, avanzano la richiesta di averli disponibili [quei Contenuti] ancora di più in modo gratuito, quelli che tali Contenuti li producono sembrano andare nella direzione opposta; non sembrano, cioè, più disposti ad accontentare la loro Clientela. Una differenza abbastanza evidente, però, è che la crisi dell'Offline [Carta Stampata] possiamo definirla già in atto mentre per quella dell'Online è, ancora [almeno così mi sembra], solo un pericolo.
Ho sentito parlare [Luca e Pier Luca] di Modello di Business da rinnovare per l'Offline; mi sembra, da quel che capisco, che qualcosa debba cominciare a farsi anche per l'Online.
Mi sono trovato spesso, con amici e conoscenti, a fare questa domanda: "Saresti disposto a pagare le Notizie dei Quotidiani Online?". Mi è sempre stato risposto di no. E' ovvio che le cose sarebbero cambiate se mi fossi riferito più genericamente a Contenuti Online ma mi sembra fin troppo banale osservare che sarebbe davvero complicato imporre agli Utenti di pagare denaro in futuro [nemmeno troppo lontano] per qualcosa di cui adesso si fruisce gratuitamente.
Torna allora quel che diceva Gaspar Torriero: è probabile che i navigatori saranno disposti a pagare soltanto per contenuti esclusivi, che non possono essere reperiti da altre fonti, altri siti, altri portali.
E mi chiedo: che tipo di Contenuto può essere definito come esclusivo sul Web?
Voi avete qualche idea?
[immagine masternewmedia.org]
4 commenti:
Invece di rispondere, farò una considerazione piuttosto banale. I giornalisti devono tornare a fare il loro mestiere. Uscire dalle redazioni. Andare a cercare storie, eventi, situazioni. Non starsene in ufficio a copia&incollare, oppure a fare l'addetto stampa del politico di turno. Non dico sia semplice: sarà diverso. Come una volta, quando il giornalismo si faceva sulla strada ;-)
Concordo con te Marco. E credo che il ragionamento sia applicabile tanto alla Carta Stampata quanto alle Edizioni Online.
Ma il problema penso sia questo: mettere i giornalisti nelle condizioni di tornare sulla strada ha dei costi!
Chi paga?
Ecco perchè poi si parla di Modello di Business. Quale sarà il migliore?
Qualcosa si muove e credo sia anche giusto, basta leggere questo articolo sul sole24ore
Lo stesso sole24ore in italia già da tempo fornisce un abbonamento "premium" al proprio sito e vende "contenuti" anche una tantum (ecco un esempio di contenuto a pagamento )
Tutto questo a dimostrazione del fatto che il modello "freemium" è la "semplice" chiave di volta di molti 'modelli di business' basati sul web... (just my 2 cents!)
Carlo,
more than 2 cents :)
Grazie!
Volevo linkare il tuo post ma ieri sera era tardi per me per poterlo presentare in modo critico!
Lo metto in cantiere.
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