martedì 31 marzo 2009

Scribd: io non sono fuorilegge!

Repubblica pubblica un articolo su Scribd.com, che viene definito come lo YouTube dei libri. Dal mio punto di vista credo sia un utile repository nel quale archiviare pubblicazioni per poi renderle accessibili al World Wide Web.

Non so fino a che punto sia poi legale pubblicare libri coperti da copyright [nell'articolo di Repubblica si dice che una piccola indagine del New York Times ha portato alla luce, ad esempio, i romanzi di Harry Potter]!

Io intanto, per volermi sentire almeno per una notte autore [senza editore e sicuramente non fuorilegge!], ho pubblicato tre mie note delle quali vado fiero. Non si tratta di inediti dato che le ho proposte in altrettanti post nei mesi passati. Eccole qui:

Più che altro questo post vuole essere una segnalazione del servizio [per altro presente online da parecchio. Lo trovo, dopo un paio d'anni, semplicemente con un layout più presentabile] ma, visto che ci siete, vi auguro buona lettura ;)

domenica 29 marzo 2009

Elogio della Condivisione

Qualche tempo fa Maurizio Goetz promosse sul suo Marketing Usabile un esperimento che invitava, quanti avessero voluto parteciparvi, a fare una presentazione sul Branding Innovativo con il vincolo di seguire un template ispirato al mondo degli uccelli. Vi ripropongo le mie slides.



La presentazione è un elogio della condivisione, ad aprirsi verso l'esterno, verso il "resto del Mondo". Essa era/è dettata essenzialmente dalla mia personale esperienza sul Web [grazie a questo Blog] e vuole comunicare [come lo stesso Maurizio diceva a suo tempo] un appassionato invito alla collaborazione, a lavorare insieme, a fare gruppo.

Sono convinto che questa filosofia sia applicabile anche all'interno di una realtà Aziendale.

Individuo però due problemi:

(1) resistenza culturale
(2) resistenza tecnologica

cioè resistenza all'innovazione.

La resistenza culturale è nello sforzo compiuto dagli attori, che una condivisibile gerarchia interna colloca ai piani piu alti, nel rendere participi di un progetto tutte [ma proprio tutte] le anime Aziendali. E' un discorso sia verticale sia orizzontale. Nel primo caso manca la tendenza a condividere completamente idee tra responsabili di Dipartimenti; nel secondo caso [conseguenza del primo] c'è un deficit di relazione tra i Dipartimenti stessi nelle persone che sono chiamate a comporli.

La resitenza tecnologica è, invece, dovuta alla ritrosia a misurarsi con strumenti che sarebbero potenzialmente in grado di velocizzare o, più in generale, migliorare processi ed azioni funzionali al conseguimento dell'obiettivo Aziendale.

E' abbastanza intuitivo il fatto che la condivisione dell'informazione e della conoscenza, spogliate della protezione [inutilmente] gelosa di chi le custodisce, sarebbe un potente concime. Capace di far germogliare semi che già esistono!

E che cosa, poi, può bloccare una persona nell'uso di un nuovo Tool Aziendale se non la completa ignoranza della sua utilità? E chi dovrebbe infondere la consapevolezza di quella utilità se non i vertici Aziendali in una elementare azione di comunicazione interna? Una comunicazione che, dal mio punto di vista, non rappresenta altro, ancora una volta, che una condivisione di un obiettivo [io, Azienda, mi sono dotato di quello strumento perchè ho l'obiettivo di migliorare un determinato processo in termini di efficienza e, perchè no, di qualità di vita lavorativa. Un messaggio questo che non si può evitare di diffondere a tutti i livelli, o almeno a quelli direttamente coinvolti].

E che dire, poi, se il Tool Aziendale è proprio lo strumento grazie al quale si può attuare quella condivisione di cui parlo? Insomma una miscela esplosiva :)

C'è da affrontare questa battaglia e, di fronte a tali resistenze, non si può [purtroppo!] fare semplice affidamento alla spiegazione di una intuizione. Occorre dimostrare: culturalmente, tecnologicamente e, soprattutto, economicamente. Perchè sono convinto che la prima domanda alla quale rispondere di fronte alla proposta di un sistema di Comunicazione Interna sarebbe: qual è il ROI?

Il ROI è un numero. E la traduzione in un numero di quello che principalmente è cultura e/o filosofia è la parte difficile della sfida.

Quando non addirittura la sfida stessa!
Che ho voglia di raccogliere e cercare di vincere.

E la vittoria per me sarebbe rappresentata già dalla semplice redazione di una proposta contando sul vostro aiuto fatto di commenti, collezione di fonti e altre idee!

Nota: Mi porto intanto un pò avanti col lavoro pubblicando sulle mie note un paio di slides di Giacomo Mason riprese dal suo spazio su slideshare. Ringrazio Maurizio per la dritta via chat [così posso dire che Facebook non è solo perdita di tempo!] e anticipatamente lo stesso Giacomo per l'interessante materiale condiviso.

domenica 22 marzo 2009

Fuga verso l'Azione

Mi hanno insegnato che la Fuga verso l'Azione rappresenta un errore madornale di strategia. Esso infatti può indurre nell'errore quando invece sarebbe molto meglio temporeggiare, aspettare almeno un pò gli eventi per poter acquisire, nel tempo, maggiori elementi. Utili, questi ultimi, ad avere poi meno probabilità di sbagliare.

Probabilmente è vero. Ma questa interpretazione mi sa spesso molto di arrendevolezza, poca aggressività e passività. Preferisco quindi leggere la Fuga verso l'Azione come uno slancio verso un obiettivo; uno slancio che possa servire anche a rendersi conto, per strada, accumulando esperienza, che è forse opportuno aggiustare il tiro. Come si dice dalle mie parti [vi risparmio il dialetto]: soltanto chi non fa non sbaglia!

Quando ho aperto mdplab, nel Gennaio di un paio di anni fa, la Fuga verso l'Azione, l'obiettivo, era aprire uno studio online ed mdplab doveva rappresentare la palestra in cui acquisire elementi, strumenti indispensabili e, non da ultimo, quel minimo di credibilità che potesse farmi considerare e, devo purtroppo dirlo, anche apparire come interprete non del tutto improvvisato di una professionalità da poter poi rivendere. A dir la verità una vera e propria fuga verso l'Azione non era; si trattava bensì di una strategia [almeno un pò] ragionata e, per certi versi e col parziale senno di poi, devo dire vincente.

Mi sono laureato in Ingegneria nel Dicembre del 2001 ed ho avuto la grandissima fortuna di trovare subito un lavoro. Prendendo uno degli ultimi treni disponibili agli inizi del 2002. La faccio breve: al fisiologico e iniziale furore e al mio congenito entusiasmo che mi faceva essere sicuro di percorrere una strada prefessionalmente gratificante, nel tempo si è sostituita la piattezza fatta solo di un badge timbrato al mattino e di una colazione troppe volte nello stesso luogo. Uno scenario in cui vedevo mortificata la mia seppur debole vena creativa desiderosa invece di esprimersi anche in altre forme.

Avevo bisogno di altro e quell'altro l'ho cercato e trovato nel Marketing e nel Web. 'Altro' che mi aveva fatto sentire pronto, poco più di un anno fa, a fare il grande salto. Un salto che sentivo, proprio per l'esperienza accumulata con mdplab, non sarebbe stato affatto nel buio anche e soprattutto perchè potevo contare su persone che, sono sicuro, mi avrebbero dato una mano: basta fare l'Ingegnere insomma!

Ma poi, purtroppo e per fortuna, qualcosa è cambiato. E quella strada che nel mio lavoro vedevo tracciata in modo inesorabile [con l'accezione peggiore che questo aggettivo ha] si è arricchita di nuove opportunità: non più solo badge, e colazioni anche in altri posti. E siccome è quello che avevo sempre sperato di poter fare non ho saputo rinunciarvi. Una scelta anche facile: "mdp, lab e studio, possono attendere!" mi sono detto! Aiutato anche da esperienze molto personali mi sono così allontanato da quel mondo che mi aveva dato davvero moltissimo; senza perderlo di vista, questo è vero, ma allo stesso tempo non più vissuto da umile attore come era stato per una quindicina di mesi.

Ora mi sento di nuovo pronto ad una Fuga verso l'Azione. Consapevole di avere molto meno tempo di quanto ne avessi prima perchè il lavoro mi assorbe moltissimo, mi appassiona e mi carica anche di stimolanti responsabilità! Ma non posso sciupare questo istinto di condivisione tornato ad animarmi. Il tempo, ancora una volta, saprà dirmi se ho fatto bene oppure no.

Quel che è certo è che adesso l'obiettivo è più raggiungibile e ho comunque la presunzione di credere che, apprestandomi a gareggiare in una maratona, dei 42 chilometri totali io ne abbia fatti almeno un pò.

Forse mi fermerò di nuovo, sicuramente non potrò scrivere con la stessa frequenza di prima [da un pò ho riesumato la mia utenza su twitter che sto utilizzando soprattutto come come piattaforma di micro-blogging in stile mdplab, se volete, potete seguirmi anche lì], ma voglio ripartire e sarò felice se quanti mi hanno seguito in passato su mdplab torneranno a dare quei contributi senza i quali questo spazio sarebbe stato anonimo e non vivo come invece ha saputo essere.

Vi ringrazio tutti per quello che mi avete dato e per quello che avrete la pazienza e la voglia di tornare a darmi. Io ce la metterò tutta!

Quanto agli obiettivi che mi sono posto, li trovate su mio blog di appoggio: qualche appunto iniziale e delle note che ho ritirato fuori dal cassetto in questi questi ultimi giorni proprio quando disperavo di ritrovarle.

E' una Fuga verso l'Azione perchè a dir la verità molto ho già in mente ma ho bisogno di rimettere tali idee in discussione e poi in ordine come non mi stancherò mai di fare.

Sul Web e non!