venerdì 28 maggio 2010

[Ma] Google salverà [davvero] i giornali [?]

Pensavo di trovare soluzioni nell'articolo di Internazionale di questa settimana Google salverà i giornali firmato da James Fallows, national correspondent di Atlantic, ma ne esco fuori con una serie di dubbi.

Qualche higlight:

[1] La sopravvivenza del giornalismo di qualità è essenziale per il funzionamento della democrazia moderna [questa affermazione è di Eric Shmidt, AD di Google].
Ma non si sa ancora bene quale sia la definizione di qualità e che cosa sia di qualità, chi decida se un contenuto sia di qualità. Il sistema di rating di Google [il Page Rank] non è sempre in grado di restituire contenuti interessanti anche e soprattutto perchè l'algoritmo non indicizza che una minima parte del totale immagazzinato nei server connessi all'Internet [tra gli altri sono lasciati fuori dai giochi proprio i contenuti a pagamento; a meno che non mi sfugga qualcosa - ed è assolutamente probabile - la notizia è pure elencata nei risultati di ricerca ma per la sua lettura completa il lettore non può prescindere da un esborso economico].


[2] E' ovvio che le persone finiranno per pagare in un modo o nell'altro. è molto più importante analizzare in dettaglio cosa far pagare e come.
Ma come si fa ad essere sicuri di questo? I tanti esperimenti fatti non ci hanno forse dimostrato la grandissima resistenza degli utenti ad effettuare pagamenti [diretti] per l'acquisizione di contenuti/articoli?


[3] I giornali non hanno un problema di domanda, hanno un problema di modello commerciale [ancora una volta Eric Shmidt].
Beh, non so se la questione sia posta nei termini giusti. La domanda non credo sia tanto di giornali, quanto di informazione e di relativa modalità di accesso.


[4] Per noi è importante rendere accessibili le informazioni. Ma naturalmente è difficile farlo se nessuno le crea. Quindi risolvere il problema del settore è nel nostro interesse [Chris Gaither, Manager per le Comunicazioni di Google].
Un modo politically correct per dire che senza il traffico generato dalle notizie la loro azienda fallirebbe.


[5] I tre pilastri del nuovo modello pensato e sperimentato da Google sono: distribuzione, coinvolgimento e monetizzazione. L'obiettivo da perseguire, cioè, è quello di fare arrivare le notizie, i contenuti, ad un numero di persone più alto possibile con una presentazione che sia la più coinvolgente possibile con l'obiettivo di monetizzare il più possibile sia in termini di conversione in abbonamento sia con la pubblicità.
Probabilmente si dice qui quanto già era stato detto tempo fa: tale Business Model assomiglia forse un pò al Freemium + Advertising.


[6] Shmidt e i suoi colleghi si rendono conto che un sistema dell'informazione più moderno potrebbe produrre una quantità sufficiente di buoni contenuti per soddisfare le esigenze di Google, anche se nessuno ha ancora trovato il sistema per pagare i corrispondenti a Baghdad e neanche quelli a Washington.
Appunto!


Da adesso in poi è tutta roba mia!

La domanda che pongo è: dal punto di vista puramente implementativo, come fa Google a trarne profitto? L'abbonamento verrebbe fatto a contenuti non accessibili a tutti se non con un pagamento e, proprio perchè non accessibili, nemmeno indicizzabili dal motore e [ultimo passaggio logico] conseguentemente non reperibili a valle di una ricerca. Se questi passaggi sono giusti, ripeto: cosa potrebbe trarre Google da una navigazione condizionata da una transazione economica?

Sarebbe per caso costretto a rivedere il suo algoritmo? Come fa ad agire il sistema del Page Rank se un documento a pagamento è praticamente impossibile che abbia link in ingresso?

E, per concludere: ma non è forse più realistico pensare che un utente, qualora disposto ad un pagamento [ad un sito di cui, quindi, conosce l'indirizzo] possa fare a meno di un [del] Motore di Ricerca perchè possessore degli strumenti per accedere direttamente a ciò che cerca e che, proprio per l'essersi abbonato, è sicuro di trovare [computer, mause, tastiera e carta di credito]?

E' probabile che mi sia abbandonato, come al solito, a riflessioni strane e fuori luogo ma se ci fosse almeno un pò di senso in quel che dico, sarebbe davvero assurdo pensare che, come Azienda, Google si candiderebbe a diventare un nuovo Editore Globale?

Dico questo perchè credo che Google per i Giornali possa fare davvero molto molto poco a meno di non modificare qualcosa del suo modo di essere e di fare!

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