A quei tempi, almeno alle mie latitudini, avere un Sito Internet era un'autentica rarità; d'altra parte la scelta di venderci sul Web a me appariva l'unica possibile per farci conoscere. Per qualche anno la cosa ha funzionato. Poi, ritrovatomi da solo, mi sono dovuto arrendere e pensare ad altro!
Con un sorriso ricordo le nottate su Internet a trovare gli indirizzi e-mail delle Agenzie Viaggi italiane alle quali avremmo poi mandato il nostro materiale. Collezionai centinaia e centinaia di indirizzi senza pormi troppo il problema di dove quelle Agenzie si trovassero e cosa di preciso vendessero nel territorio in cui operavano. Le contattai tutte. Risposte: nessuna!
E andò più o meno così anche con i tantissimi indirizzi e-mail di cittadini che avevamo raccattato mettendo insieme le rubriche outlook di amici, e di amici di amici.
Dopo così tanti anni mi dispiaccio ancora di una esperienza che avrebbe meritato, se non altro per la passione che almeno io ci mettevo, molto più successo. A quei tempi mi sembrava di aver fatto un lavoro eccellente; adesso dico che mancava metodo e professionalità. E questa fu la causa di almeno un paio di errori: l'ambizione di sostituire la politica del tutto assente (anche per mancanza di fondi) dell'Amministrazione Comunale e l'analisi del target!
Non ero e non sono un professionista e, pur sapendolo nella teoria, non potevo certo immaginare quanto invece importante fosse nella pratica la selezione del target, di quegli indirizzi e-mail da contattare.
Ecco perchè, dopo nove anni, dopo aver letto tantissimo altro sull'argomento, mi meraviglio che ci siano agenzie affermate che si permettono ancora il lusso di sbagliare:
- selezionando indirizzi e-mail come facevo io in mutande le notti nell'estate del 2003;
- inviando inviti ad eventi assolutamente non in linea con il profilo proprietario dell'indirizzo
- esaurendo una discussione online con un intervento non all'altezza delle competenze riconosciute
Sto agendo di impulso, ne sono consapevole. E probabilmente sto facendo la cosa più grande di quella che è ma se hai prelevato l'indirizzo dal mio profilo blogger, proprio da quel profilo puoi facilmente leggere che:
- sono interessato a Marketing, Web Marketing, Comunicazione, Strategie, Promozione Turistica, Matematica Applicata al Web, Statistica, Sommelierie, Enogastronomia, Astronomia, Editoria, Social Media.
- i miei film preferiti sono Il Nome della Rosa, Fuga per la Vittoria, Romanzo Criminale, Mio Fratello è Figlio Unico, Il Miglio Verde
- i miei libri preferiti sono quelli di Saggistica.
E, quindi, ti ritrovi su un piatto d'argento delle preziosissime informazioni che non dovrebbero farti fallire.
Guadagno il mio pane e pago le bollette lavorando in un reparto che si chiama Offerta Tecnica e, prima di sbilanciarmi con un potenziale Cliente, se ho dei dubbi, mi consulto con i miei colleghi per essere certo di non sbagliare. Perchè, grazie al cielo, ho ancora la passione giovane e incosciente di chi vuole cambiare il mondo. E perchè così, quando mi ritrovo in un meeting posso mettere con orgoglio, dopo il saluto, il mio nome, il mio cognome e la nazione di provenienza, anche il mio titolo. Sicuro di essermelo guadagnato sul campo.
E, per fortuna, dopo dieci anni, non sono ancora diventato un cantinaro!
Aggiornamento delle ore 10.00
Faccio l'embed della discussione su FriendFeed segnalando il nuovo intervento di Marco Massarotto:
@Marco credo ci sia un equivoco di fondo, la mail non era un invito a partecipare al Kisser Casting. Abbiamo contattato qualche decina di persone, che si occupano di aree diverse quali tech, marketing e lifestyle per segnalare la notizia e l'utilizzo di facebook per scegliere il protagonista di uno spot che sarà molto popolare. Non certo per invitare i destinatari al Casting, che sarebbe ridicolo, appunto. Lo scopo era far sapere a persone che riteniamo interessate una modalità innovativa di utilizzo della rete e di incrocio tra adv e social media. Forse (anche se il tuo caso di misunderstanding è l'unico) c'era un margine di ambiguità nel messaggio (ora vado a rivederlo, scusa ma sono in viaggio da ieri) e probabilmente non sei comunque interessato anche se (citando il tuo blog) ti interessano le "Esperienze nelle Applicazioni Web del Marketing e delle Comunicazioni" e questa ne è una :) Ad ogni modo mi dispiace che la cosa abbia generato entropia in un modo o nell'altro.
La questione viene liquidata in questo modo ma la discussione continua.
Qualcuno dice che c'è esagerazione. Io penso sia solo questione di fare bene il proprio mestiere: è prababile io fossi in target ma allora, se ho capito male, il problema è di Comunicazione.
Per il resto giudicate voi.
Aggiornamento delle ore 14.30
Faccio l'embed anche della mini-discussione nel 3d seguito alla segnalazione di PierLuca di questo post.
Segnalo inoltre la favoletta di Gluca, fresca fresca di giornata dalla quale estraggo un passo simpatico:
Le agenzie sempre più grosse diventavano impersonali come le aziende per cui devono lavorare, gli inviti assomigliavano sempre più ai comunicati stampa, i post di ringraziamento sembravano Adsense, la distribuzione dei prodotti in regalo erano sempre più simili agli aiuti umanitari buttati dagli elicotteri dell’ONU, le presentazioni diventavano sempre più uguali alle vendite del Bimby o del Tupperware.
Aggiornamento del 22 Settembre
Non posso non segnalare il pezzo del Giornalaio che oggi, segnalando la discussione, ci parla di Comunicazione di Crisi e Social Media proponendo una interessante infografica che qui riporto (questa la fonte).
Nessun commento:
Posta un commento