martedì 17 gennaio 2012

I Follower non sono un database!

La storia non è recentissima ma la scopro oggi dalle pagine di Corriere Economia: PhoneDog ha chiesto un risarcimento di 340.000 dollari a Noah Kravitz, suo ex dipendente. Kraviz curava la pagina Twitter dell'Azienda e, andato a lavorare altrove, aveva portato con se i 17.000 follower su Twitter, conservando l'account.

Solo un paio di osservazioni:

  1. I follower erano interessati a seguire il marchio oppure Kravitz? Se si visita oggi il profilo di Kravitz, modificato dopo il suo trasferimento, si noterà che i follower sono arrivati a 24.000. Più importante la persona, sembra, che il marchio. Anche perchè @PhoneDog fa, ora, meno di 15.000 follower.
  2. Come si fa a fare una stima economica di una simile entità? Di sicuro PhoneDog riconosce un valore ma è forte il dubbio che tale valore sia dato, più che a una rete di relazioni sociali, ad un database clienti. Voglio dire: PhoneDog - probabilmente - ragionerebbe in termini diversi se non pensasse che i follower sono di sua proprietà, proprio come un database. Per esempio - sono ironico - richiedendo un risarcimento più alto!



Noah, nella short bio su Twitter, scrive: People are not property. Ecco, fossi in quelli di PhoneDog, rifletterei su queste parole!

1 commento:

Hebil Kandu ha detto...

It is my pleasure that i commenting here first !
The article and its own style is marvelous ! Hope to get more up to date !
For Canatech Global's commercial security services, please check www.canatechglobal.com