sabato 28 aprile 2012

Quanto deve costare una notizia online? #ijf12

Questa mattina, a Perugia, durante la discussione seguita al panel "Sostenibilità economica del giornalismo digitale: problemi e prospettive", nell'ambito del Festival Internazionale di giornalismo, Ciro Pellegrino, giornalista che scrive sul Mattino e Linkiesta, ha fatto una domanda secca: "quanto deve costare una notizia online?".

I relatori, Paola Dubini (esperta in Modelli di Business dei Media), Attilio Redivo (CEO MediaCom Italia), Jonhatan Tasini (sostenitore, tra le altre cose, della causa dei blogger dell'Huffington Post) e Nicola Tateo (CEO di Etalia, la piattaforma presentata proprio in questi giorni a Perugia) non sono riusciti ad andare oltre delle tesi, come dire, accademiche evitando (per opportunità o altro) di fare un numero.


Gli studi che sto conducendo da parecchi mesi a questa parte (e che conto di concludere prima della fine dell'anno) mi stanno pian piano conducendo ad una risposta, a mio avviso sensata, sulla base di considerazioni di carattere socio-economico-matematico che mette al centro il rapporto tra chi scrive e chi legge (cioe i cittadini: l'informazione online va pagata ad un prezzo equo!) contemplando la variabile pubblicità, almeno nei termini in cui viene gestita oggi, in modo marginale e solo come agente squalificante dell'informazione.

Per chi ha la pazienza e la voglia di seguire i miei ragionamenti, e per tutti gli altri che mi sto impegnando a rintracciare online, chiedo solo di aspettare ancora un po'.

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