sabato 28 luglio 2012

Cinese o Italiano? Non è questa la Questione. #ilsabatodimdplab #38

Da uno studio condotto su 25 Paesi è emerso che Cinesi, Indiani e Indonesiani dichiarano di essere più socievoli online che di persona (42%, 34% e 32% le rispettive percentuali). Di contro, Ungheresi, Italiani e Tedeschi, affermano di essere più aperti di persona che online (96%, 91% e 90%).

Dati interessanti, questi, insieme agli altri presentati da quella miniera di informazioni e numeri che è MarketingCharts. Io mi sto chiedendo da qualche giorno se sono più Cinese o più Italiano. Ma forse la questione è posta male (ed è anche senza storia!).


Più intrigante sarebbe infatti conoscere i risultati di un'altra ricerca: quella in cui si sottoponesse al campione questa domanda: quanto sei diverso di persona rispetto a come ti presenti online?

Nella mia esperienza personale, pensando a quelli che sono i contatti online che poi ho trasformato (grazie a vari BarCamp e convegni) in contatti fisici, mi risulterebbe difficile isolare dei "casi di studio": la persona x che ho conosciuto prima online, si è rivelata sostanzialmente praticamente x anche di persona nell'incontro face-to-face. Ma è un'analisi superficiale poichè riferita, nella stragrande maggioranza dei casi, a legami sostanzialmente deboli.

Ma siamo davvero sicuri che queste dinamiche cambierebbero se ci limitassimo ad osservare le nostre relazioni fisiche? Quante sono le persone che che possiamo dire di conoscere veramente bene di quelle che incontriamo fisicamente ogni giorno (ad esempio al lavoro)?

Anche per questo la Rete non può essere descritta come virtuale; è reale, altroché! È che purtroppo ha armato tante voci inutili e dannose. Ma anche quelle, almeno fino a quando uno non ne diventa vittima (alla McLuhan, per intenderci), proprio come si fa al lavoro col collega odioso che ci rovina la pausa caffè, le possiamo filtrare.

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