sabato 27 ottobre 2012

Ci vogliono i Pirati! #ilsabatodimdplab #43

La riflessione di Roberta, sicuramente più chiara a chi è vicino a lei, per me - che devo invece accontentarmi di vederla riassunta in pochi caratteri - è un po' una sconfitta personale.


Se anche Roberta, personaggio - a ragione - seguitissimo online (e non solo nel suo settore professionale), medita di arrendersi, beh!, allora che speranze posso avere io di affermare un mio pensiero, una mia idea da questo minuscolo angolo di Internet che è il mio laboratorio?

Magari mi discosto tantissimo dalle motivazioni che Roberta ha avuto, ma le sue parole mi hanno fatto pensare ancora a quanto scoraggiante sia il divario culturale tra l'online e l'offline e a quanto avvilente sia la realtà online quando - con la creazione di impenetrabili e autoreferenziali circoli d'élite - riproduce le detestabili dinamiche della realtà offline. Perchè è [anche] per queste due ragioni che alla fine ti viene voglia di mollare.

E invece non bisogna arrendersi (capito Roberta?).

Capitan Harlock, il Pirata per iniziare il nostro viaggio

Le idee per uscire dai circoli viziosi ci sono. E, perchè quello che "con la Rete si può Costruire dal Basso" non sia soltanto un mito, bisogna dire e far sapere che esistono anche i mezzi. LiquidFeedback ne è uno. Facendosi anche un pò Pirati, si può provare a [ri]partire da qui (per saperne di più).

[Non so ancora dire quanto efficace possa essere, da un punto di vista politico, un'azione che manchi completamente di gerachia (qui delle vecchie riflessioni sul pensiero di Malcom Gladwell). Quanto all'esperimento di Servizio Pubblico, proprio perchè in esso vedo insita una qualche parvenza di gerarchia, penso esso sia da seguire con grande interesse]

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