Come vengono valutate le pagine da parte dei quality rater di Google? Quali sono le linee che guidano il loro lavoro? Dalle anticipazioni presentate qualche giorno fa da Davide Tagliaerbe Pozzi, sembra che, per Google, una pagina è di qualità quando condivide informazioni obiettive, personali o sociali, condivide una opinione, intrattiene, condivide immagini o video, vende un prodotto o un servizio, contiene domande e risposte e fornisce un documento o un download.
Sarebbe troppo pretendere, da un'azienda che deve fare soldi, la promozione nelle SERP di contenuti che condividano più di una opinione su un argomento, che non siano necessariamente di intrattenimento e che non per forza conducano ad un acquisto. Sarebbe troppo, cioè, esigere da Google un trattamento di favore di contenuti che, di qualità, siano soprattutto da un punto di vista della crescita degli utenti, dei navigatori, delle Persone.
A Google, cioè, non possiamo mica chiedere di mettersi al servizio delle persone e del Bene Comune!
Sono però curioso di vedere come andrà a finire la storia di Google Wallet, un altro tentativo (Google NewsPass ne è stato uno) per lucrare sui contenuti (c'è scritto For Business).
Aggiornamento del 29 Ottobre 2012
Segnalo un pezzo di Luca Alagna, @ezekiel, su Google Wallet. Due gli aspetti positivi, oltre ovviamente a quello di diffondere ciò che sembra essere l'unico metodo per garantire sostenibilità economica al giornalismo digitale (il micropagamento): la possibilità di leggere parte del contenuto (Freemium) e la possibilità di ottenere un rimborso.
La mia personale opinione è che il futuro risiede nel riconoscere un ruolo anche ai lettori attraverso il Microguadagno dovuto alla condivisione su Piattaforme Sociali.
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