domenica 3 febbraio 2013

timeSpace e la Mission delle Imprese Editoriali

"Il nostro obiettivo centrale rimane quella di migliorare la società, creando, raccogliendo e distribuendo notizie di alta qualità e di informazione. Vogliamo spingere noi stessi e spingere gli altri a trovare il modo migliore per farlo." Lo dicono al New York times per spiegare le ragioni della nascita di timeSpace, incubatore di start-up nel mondo dei media (via).


Questa dovrebbe essere la mission di ogni impresa editoriale e/o testata giornalistica e il fatto che lo si debba ancora ribadire è abbastanza indicativo dello stato dell'ecosistema informativo; non soltanto in termini di Modelli di Business.

Sul gruppo Facebook Giornalismo 2020,  c'è chi si chiede cosa mai potrebbe venir fuori da un quotidiano italiano. Con ottimismo potrei rispondere parlando de laRepubblica delle Idee. Ma è poco, troppo poco.

Dietro timeSpace c'è un messaggio che parla di un metodo: quello della condivisione, della membership e, contestualmente, del mutuo riconoscimento di valori (a chi tali valori li produce) messi a disposizione della Mission. Ingredienti, questi, alla base del Modello Fotovoltaico. Si, quello che rivede i meccanismi di attribuzione del finanziamento all'Editoria a favore esclusivo di Imprese Editoriali con Finalità Sociali, produttrici di Contenuti di Qualità.

Immagine New York Times

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