"Il mercato è attendibile. Bisogna ascoltarlo e dargli quello che chiede."
A parlare così è Mike Schroepfer, votato uno degli uomini più influenti del Web, vice presidente Engineering della Mozilla Corporation, in un'intervista pubblicata su Vitadigitale, il Blog di Federico Cella, sulle pagine di corriere.it.
L'occasione è quella della presentazione di Firefox 3.0 per il quale Mozilla conta di superare il record di download in un giorno nel lancio che verrà fatto il prossimo 17 Giugno.
Ma sono altre le parole che mi hanno colpito. Quelle con cui ho aperto il post!
Il mercato è attendibile, è vero, ma come si fa a dargli ascolto?
Mi sono avvicinato al Marketing anche per il debole che ho per i numeri, per le statistiche, per le ricerche. Le ricerche che mi è sempre piaciuto studiare sono quelle di mercato per scoprire tendenze e orientamenti. Ma ho sempre lavorato per passione su numeri pubblicati da Agenzie e solo su mercati di rilievo (ai tempi di italia.it, grazie anche ai preziosi e numerosi suggerimenti di Claudio Iacovelli, il mio mercato di interesse era quello turistico).
Ma almeno una paio di dubbi mi vengono:
(1) Quando si lavora su ricerche già fatte, quali devono essere le chiavi di lettura da utilizzare per estrarre dai dati il maggior numero di informazioni possibile e, soprattutto, utili? Sicuramente la sensibilità naturale degli analisti è un punto essenziale ma ritengo anche che ci siano dei criteri oggettivi da utilizzare. Quali sono? Sapreste darmi qualche riferimento?
(2) Quando si parte da zero, cioè quando la ricerca di mercato e l'analisi delle tendenze sono un lavoro da fare ex-novo, quali sono i minimi costi che si devono sostenere? Ovviamente il costo dipende dal tipo di mercato da investigare e, probabilmente, anche dal territorio in cui tale investigazione deve essere fatta.
Ma non mi meraviglierei se scoprissi che un'idea, a sensazione magari validissima, fallisse nella fase realizzativa per il semplice motivo che non si è creduto abbastanza (ad esempio per semplici ragioni di carattere economico) nell'analisi del Mercato.
Dal punto di vista Web io credo che la questione debba essere vista su un unico piano: Sito Web e Azienda vanno di pari passo! Ho più volte riflettutto su questo Blog sul fatto che un sito Web abbia molte probabilità di successo solo se inteso come specchio dell'Attività che c'è dietro (intendendo per successo il passaggio del massaggio aziendale con un conseguente raggiungimento dell'obiettivo prefissato).
La ricerca di mercato, quindi, non è (soltanto) quella da condurre Online per battere la concorrenza sui Motori di Ricerca di un Sito che vende il nostro stesso prodotto ma soprattutto quella da fare Offline.
Il successo sul Web, io credo, sarà una logica conseguenza.
Certo, i Motori di Ricerca sono fondamentali ma non si può certo prescindere dal contenuto che trasmette un'idea valida (proprio perchè sostenuta da una preventiva ed approfondita indagine). In tempi in cui, oltre che di SEO, si fa un gran parlare di SMM e SMO.
Forse dico una banalità se penso al fatto che se non ci fosse il contenuto si avrebbe ben poco da ottimizzare.
Che ne pensate?
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