sabato 22 gennaio 2011

ITA vs USA tra Senior e Junior [e altri appunti]

I dati dell'utilizzo di Internet in Italia [anno 2010, via LSDI], soprattutto se comparati con quelli analoghi degli Stati Uniti [via eMarketer su Facebook], sono davvero interessanti [fare click per ingrandire, in basso ne pubblico una versione eventualmente editabile].


Leggendoli si scopre, ad esempio, che lo scambio e-mail rappresenta la maggiore attività tanto negli Stati Uniti quanto in Italia anche se le percentuali sono nettamente a favore degli USA.

Basti notare, infatti, che la percentuale di Italiani che si scambiano e-mail è praticamente identica a quella degli Statunitensi che si informano su Internet. Una differenza di abitudini davvero impressionante.

Noi, per le news online, siamo ad un più modesto 44%.

Rimanendo in ambito news, se si guarda la fascia Senior [quella dai 50/60 in su], si nota una differenza: mentre negli Stati Uniti al crescere dell'età si va anche parecchio sotto la media [dai 65 anni in su si è sempre sotto il 75% totale], in Italia sembra che invece proprio la fascia Senior contribuisca ad innalzare la media nazionale [il discorso credo rimanga valido nonostante la media ISTAT tenga conto anche di una fascia di giovanissimi che, quindi, inevitabilmente tende ad abbassarla].

Come dire: la fascia Senior, per l'industria delle Notizie Online, è più promettente in Italia di quanto non lo sia oltreoceano. Per quanto, c'è da dirlo, il raggiungimento delle quote americane sembra abbastanza lontano da venire per responsabilità che non mi sentirei di imputare esclusivamente al lato dell'offerta.

Un dato interessante è la voce delle sottoscrizioni di abbonamenti per le news [un confronto con gli USA non è possibile per la mancanza del dato relativo].

L'intensa attività dei Senior italiani, appena evidenziata nella ricerca delle news online, sembra arrestarsi a favore dei più giovani quando si tratta di effettuare dei pagamenti [sebbene in abbonamento]. Ritengo che, più che una questione di mancato riconoscimento di un valore e della connessa utilità, sia un fenomeno di carattere puramente tecnologico legato alle barriere all'acquisto dei sistemi di pagamento online; sistemi che, in Italia, risultano evidentemene maggiormente accessibili per i giovani.

Tre almeno le indicazioni, quindi, per l'Editoria online italiana [già sviscerate altrove]:

  1. destinare sforzi e investimenti al settore trasversalmente alla demografia del mercato per l'esistenza di notevoli margini di miglioramento [possiamo porci l'obiettivo di acquisizione delle quote americane? Personalmente credo di si];
  2. non perdere di vista i Senior;
  3. snellire le modalità di pagamento.




Quello che colpisce dei dati è l'assenza, per l'analisi italiana, di voci analoghe a quelle USA relative al rating di prodotti/servizi/persone e alla cura di un blog personale. Questo, oltre ad un colpo d'occhio su alcune altre voci italiane [Cercare Informazioni su Merci, Ascoltare Radio, Guardare Programmi sul Web, Scaricare Software, Vendere Merci] mi fa pensare ad una logica domestica più all'insegna del predere che del dare.

Siamo realmente pronti qui in Italia ad un'autentica socialità? E, contestualmente, a stare dentro piattaforme che ne abilitino le dinamiche [ivi compresa l'Editoria]? Abbiamo le capacità di muoversi dentro un gruppo?

Siamo alle solite: il problema, prima di ogni cosa, è di carattere culturale. E il dubbio è: quanto l'abilitazione delle tecnologie potrebbe influenzare la [nostra] cultura?

La raccomandazione è comunque di superare il primo ostacolo: offrire tecnicamente l'opportunità!

Update 4 Marzo 2011
Una ricerca eMarketer: Increasing Digital Exposure for America’s Biggest Spenders: Grandparents

Grandparents are a large and influential consumer segment

Grandparents are a powerful force in the US economy. According to Nielsen, grandparent households spend 4.4% more each year than all other households. And, it’s no secret they love to spend on their grandkids. Almost 40% of grandparents in the Nielsen data said they provided support such as clothing or food for their grandchildren. During the next few years, grandparents are set to become an even more powerful consumer segment. Nielsen reports the population of 69.6 million grandparents currently in the US will rise 11% by 2015.

One effect of the recession has been a rise in the number of grandparents living with younger family members. According to a March 2010 Pew Research Center study, the number of Americans living in multigenerational households rose to 49 million in 2008, representing 16.1% of the population. Those are households with at least two adult generations or grandparents and another generation. This trend had been in motion ever since the proportion of multigenerational households hit a low of 12% in 1980, though economic conditions have certainly contributed to recent rises.

Additionally, Pew reported in September 2010 a sharp rise in the number of children being raised by their grandparents since the start of the recession, to 2.9 million in 2008. Overall, one in 10 children, or 7.1 million, live with a grandparent.

These trends, while unfortunately due in part to a poor economy, may also be helping expose grandparents to more digital media. Traditionally, older adults and seniors have been laggards of internet use. With computers now in most households, and children and teens highly immersed online, grandparents will learn by proximity. Baby boomers, soon to be the next generation of grandparents, also show a more general proclivity for computers than their predecessors.

According to Nielsen, “expecting” grandparents were involved in a variety of online activities. Four out of five were exchanging email, while nearly a third or more were accessing health info, visiting social networks, or getting weather and directions on the web. One-half were paying bills online.




Pew also reported that social networking usage had doubled from 2009 to 2010 among boomer and senior internet users overall. eMarketer estimates that 49% of 55- to-64-year-old internet users will use social networks in 2011 and forecasts that boomers and seniors will continue to be among the fastest-growing segments in terms of social network usage.




Youth marketers should be aware of the growing grandparent population and their proclivity to make purchases on behalf of the younger set, while marketers targeting older adults should note the growing role digital plays in their lives, boosted by the increased numbers of grandparents living with children.

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