domenica 6 febbraio 2011

Abilitatori Tecnologici e Abilitatori Sociali


Ho appena terminato la lettura de Il Dono al Tempo di Internet di Marco Aime e Anna Cossetta, un saggio che reputo il migliore tra tutti quelli che da poco più di un anno mi accompagnano e condiscono la maggior parte dei miei post.

Ho chiarito diverse cose e riempito qualche casella di un puzzle che pian piano va componendosi in un percorso che confesso essere davvero entusiasmante.

Con la rivoluzione industriale le Persone si spostano dalle Campagne alle Città sviluppando, praticamente per forza di cose, una indole individualistica. I valori intorno ai quali si erano cementate le famiglie patriarcali, quindi, si sfaldano insieme alle famiglie stesse in un processo di liquefazione della Società (Bauman). Liquefazione che coinvolge anche e soprattutto le Istituzioni.

A questo punto, continua Bauman,
le Persone vanno alla ricerca di legami; legami che, però, per l'assenza di valori tradizionali e abitudini comuni, non si può ambire siano troppo stretti, duraturi, stabili.

Ed è qui che la Rete è riuscita ad incarnare le aspettavive
. Perchè la Rete, fondamentalmente, crea delle semplici connessioni, dei contatti. Dice ancora Bauman: la Rete non riesce a creare una vera e propria collettività.

A questo punto il bicchiere mezzo vuoto è la visione di Malcolm Gladwell [la Rete non può fare la rivoluzione in grado di cambiare lo stato delle cose perchè non facilita la militanza politica ad alto rischio]; ma il bicchiere mezzo pieno è che, se la Rete non ci fosse stata, probabilmente - mi pare un pensiero logico - la società (ed ogni suo singolo membro) sarebbe rimasta schiacciata dal peso dell'individualismo con un conseguente stallo.

In un tale quadro, come si fa a non riconoscere alla Rete il suo Ruolo Sociale? E, proprio per il ruolo sociale che ha, come può lo Stato non farsi, lasciatemi dire, provider (Internet Service Provider)?

Un passo fondamentale perchè poi la Società progredisca per merito di abilitatori che, da tecnologici, si facciano, per l'appunto, anche sociali.

E chi sono gli abilitatori sociali?

Almeno un paio:

  1. ancora una volta lo Stato a garanzia dei livelli minimi di circolazione di notizie e informazioni come spunto di un percorso che, attraverso conoscenza e innovazione, porti alla saggezza [cioè ad una "Società migliore"]
  2. le Imprese quando diventino, con un Marketing come Mafe lo intende nel suo World Wide We, davvero socialmente responsabili.

Mi piacerebbe proseguire con voi il ragionamento pronto, come al solito, a tornare indietro e ad accogliere pareri e correzioni di chi ha le mie stesse passioni e titoli che io non ho!

2 commenti:

Simone Dal Pozzo ha detto...

IL fatto che internet abbia svolto la funzione sociale che nessun altro avrebbe svolto è molto interessante. Ma non è che la società sia liquida anche a causa della rete? Non è che la funzione sociale della rete possa essere tale solo se è occasione per una relazione più profonda tra persone e non tra profili (a volte anche falsi) disegnati sui social network? Circa i facilitatori, credo che il tema si possa approfondire tenendo conto della funzione che gli si attribuisce (es. il facilitatore deve solo consentire la possoibilità di accedere alla rete?).

Marco Dal Pozzo ha detto...

Caro Fratello,
la liquidita' della societa', se ho capito bene la teoria di Bauman, arriva dopo la rivoluzione industriale quando le persone si spostarono dalla Campagna in Citta'.

La rete ha contribuito ad arrestare questo processo ricongiungendo le Persone stesse attraverso le connessioni.

Probabilmente, in assenza di rete, sarebbe successo qualcosa di diverso anche per una pura necessita' [nello stesso libro, infatti, si dice che l'Uomo, essendo per natura incompleto, e' per necessita' un animale sociale].

La relazione profonda tra profili [veri o falsi che siano] la si puo' stabilire in Rete soltanto come prosecuzione di cio' che accade nella vita fisica. Se pensi a quello che con Facebook e con il Blog di "Guardiagrele il Bene in Comune" si riesce a fare intorno alla questione dell'Ospedale di Guardiagrele hai una conferma di quello che dico. In altre parole: solo la connessione fisica [vissuta in momenti precedenti e successivi al contatto stabilito online] fa si' che la cosa possa funzionare bene. Per tutto il resto si parla di connessioni lasche, fredde...

Quanto al facilitatore: esso deve quantomeno garantire l'accensione della rete ovunque sul territorio nazionale. Dal mio punto di vista dovrebbe garantire anche dei livelli minimi di informazione....