martedì 9 ottobre 2007

Facebook - 8 (s)punti di riflessione sul come poterne sfruttare le potenzialità per migliorare il business online

Avvertenza: può essere utile smaltire questo lungo post utilizzando la versione in pdf (spero gradita!)
Facebook - 8 (s)punti di riflessione sul come poterne sfruttare le potenzialità per migliorare il business online (la versione in pdf)



Un post di Marco Ziero di qualche tempo fa [1] esprimeva perplessità su uno dei Social Network più famosi del pianeta: Facebook! Marco si chiedeva: a cosa mai potrà servire? Perchè tutti ne parlano bene?

Così mi sono messo a studiare. Vi risparmio i numeri sulla popolarità di Facebook (sono reperibili ovunque) seppure questi siano già una buona ragione per tentare l'avventura!

La linea guida che ha aiutato ad orientarmi nella giungla di informazioni della Rete è questa: vediamo come un Social Network come Facebook può essere utile ad accrescere e vendere una professionalità. Detto meglio: cerchiamo di capire come Facebook può migliorare un business.

Migliorare un business, secondo me, non è soltanto vendere di più ma anche vendere un servizio/prodotto migliore che migliore può diventare sia grazie alla condivisione dei saperi e delle conoscenze (se parliamo di “colleghi”) sia grazie alle critiche (se parliamo di “clienti” o potenziali “clienti”).

La rete, in effetti, mette già a disposizione tanti luoghi in cui questi due tipi di confronti possono avere luogo (e qui a dir la verità sarebbe da aprire una parentisi sul come questi luoghi siano sfruttati!). Ma ciò che mi ha mosso in questo studio è stata la curiosità di vedere se anche un Social Network può aspirare a diventare (se non lo è già) un ulteriore terreno fertile.

Su American Cronichle ho trovato un articolo [2]. E' stato il primo che ho letto. Confesso di essermi lasciato catturare dal titolo come mi è successo agli albori di mdplab quando, sull'onda del Web Marketing che cominciava a travolgermi, ingenuamente ho cominciato a leggere post del tipo: come posizionare un Sito alla prima pagina di Google :D

Ma dovevo pure iniziare...e lasciate che ancora una volta sia l’ingenuità a prendermi per mano!

Proprio dagli 8 punti presentati su American Croniche voglio cominciare perché mi hanno mosso verso ulteriori ricerche e fatto fare delle riflessioni che voglio condividere con voi.


(1) –Facebook è per sua stessa natura
uno strumento virale

Chiunque abbia già un account/profilo su Facebook sa che qualsiasi azione condotta all’interno del Network viene tracciata sul profilo ed è, quindi, visibile ad ogni contatto/amico che si ha la fortuna (e, aggiungerei io, la sfrontatezza) di avere. L’essere virale sta nel fatto che, se riprodotta, l’azione può entrare automaticamente in un gruppo al quale non si appartiene.

Senza diventarne schiavi penso si possa fare un’azione mirata e strategica al fine di rendere note azioni che, qualora seguite dai propri friends, possono contribuire al raggiungimento di un prefissato obiettivo.

Diversi sono i consigli che vengono dati in rete su come fare un profilo per il Social Networking in dipendenza dagli obiettivi che si intende raggiungere. Svestendo i panni dell'ingenuo ho trovato molto interessante quanto ci dice Jeff Quipp su Search Engine People [3]. Nessuna formula magica del tipo "ciò che assolutamente deve essere presente nel profilo di un Social Network per incrementare il vostro volume d'affari"; no, niente di tutto questo, ma qualche utile riflessione che ritengo utile all'economia di questo post riportare. La strutturazione di un profilo deve seguire dei criteri elementari: l'obiettivo che si vuole raggiungere con un profilo deve essere in primo luogo specifico e misurabile e deve poi essere accompagnato da una pianificazione temporale per il suo raggiungimento. E, cosa più importante, deve essere un obiettivo realistico, che abbia basi solide e che non sia solo potenziale. L'obiettivo deve essere reale, deve poter essere raggiunto con una buona strategia, magari a lungo termine, ma reale!

Mi rendo conto che questa è la linea che dovrebbe guidare una qualsiasi pianificazione strategica ma mettiamola così: non fa male ricordarla (almeno a me stesso!).

Sempre a proposito dei profili penso sia utile dire anche quanto starebbe per accadere sul Web: Facebook sarebbe intenzionata all'apertura dei propri profili all'indicizzazione sui Motori di Ricerca [4]. Tale azione permetterebbe a chi è fuori dal Network di poter accedere, mediante ricerca con keyword specifiche a ben determinati profili. Questa via di accesso potrebbe giovare, oltre che al sistema Facebook in se' anche e soprattutto a chi ne fa parte. Anche se mi viene un dubbio: potrebbe esserci una questione privacy da trattare?


(2) – Facebook è un mezzo di Social Media Marketing

Il Social Media Marketing è l’attività di promozione (e non solo) che si esplicita nella partecipazione ad una conversazione che già ha luogo ed intorno alla quale ruota il target di mercato che si è opportunamente scelto.

Con Facebook si ha la targettizzazione del proprio audience. Si può scegliere in modo accurato il gruppo di persone alle quali ci si vuole rivolgere e, cosa ancora più importante, stando dentro i gruppi si riesce a comprendere meglio come comunicare con i suoi membri. Una tecnica di comunicazione che potrebbe poi essere vantaggioso trasferire dal Network al Sito Web.


(3) – Il Target di mercato dice esattamente cosa vuole
ed è molto facile da individuare

Ciascun utente di Facebook al momento della registrazione può inserire un profilo anche molto dettagliato. Ed è proprio ricercando per keyword tra i gruppi e tra i profili che si possono individuare utenti potenziali di un servizio o compratori potenziali di un prodotto. Ora che anche i Motori di Ricerca indicizzeranno i profili sarà ancora più semplice reperire profili interessanti (con l'obiettivo di farli diventare il target per la propria campagna Facebook) e sarà ancora più importante redigerne per se' uno ancora più mirato e, per questo, dettagliato.

Un profilo nel quale magari siano visibili le proprie competenze ed accompagnato da un Marketplace (vedi successivo punto 6) opportunamente strutturato. Un nuovo visitatore del profilo potrebbe lasciarsi catturare da un allettante annuncio (allettante non soltanto per l'offerta in se' ma, prima ancora, per la tecnica utilizzata per renderlo visibile) al quale poi far seguire un contatto. Da conquistare, a questo punto, dimostrando che ciò che si sta offrendo ha un valore proprio in virtù delle competenze mostrate nel profilo stesso.


(4) – Più della metà degli utenti di Facebook
la utilizza giornalmente

Il numero degli utenti di Facebook aumenta sempre di più e, almeno proporzionalmente, aumenta il numero di quelli che sono connessi ogni giorno.

Potenzialmente ciascuno di essi può arrivare al profilo “strategico” conferendo a chi intende fare business grazie al Web una opportunità che mai potrebbe avere se disponesse soltanto del Sito. Una opportunità che si traduce almeno nella possibilità di analizzare profili, studiare tendenze, familiarizzare con un linguaggio che non sempre poi si applica nelle campagne sul Web.

Mi rendo conto però che, se si è fatto questo, il passo per provarci è molto molto breve. Del resto, se ci si riflette, tentare non costa nulla. O, meglio, il costo c'è: il tempo da dedicare a questa attività. Un'attività che reputo, almeno al livello di conoscenza ed esperienza che attualmente penso di avere, preziosa.

Il dubbio che ho è questo: ma gli utenti/profili in Facebook, o più in generale nei Social Network, sono gli stessi che si mettono a ricercare un qualsiasi tipo di opportunità per altre vie (per esempio interrogando i Motori di Ricerca)? Non sono convinto di questo anche per come Facebook viene inteso: una Rete abbastanza chiusa, un mondo dove può svolgersi gran parte della vita sul Web; una vita, quindi, che poco spazio lascerebbe ad altro. Tale riflessione però non poggia sulle solide basi della statistica e dello studio delle tendenze. Magari in Internet tali analisi sono presenti e certi argomenti sviscerati ma non voglio mettere troppa carne al fuoco (almeno adesso)!


(5) – Connessioni migliori e più forti

Le connessioni tra le persone e gli utenti sono di qualità perché di esse si conoscono i profili, le informazioni che tramite i profili stessi vengono condivise e le azioni che pongono in essere nel Network. In base a queste caratteristiche si può scegliere se avviare un contatto strategico oppure no.

Un profilo poco interessante è inutile da seguire: o perché non fa accrescere la professionalità o perché non potrà mai diventare un cliente.

D'altra parte, invece, un profilo stimolante è fondamentale che sia seguito. Magari diventarne friend può essere una chiave di accesso ad un nuovo mondo fatto di ulteriori ed interessanti contatti funzionali sia alla crescita professionale sia, ancora una volta, all'incremento del business.

Se ci si pensa poi, a conferire alle connessioni su Facebook una forza difficile da stabilire, ad esempio, tra un utente che ha raggiunto un Sito Web tramite i Motori di Ricerca e chi quel Sito Web lo gestisce, è l'averle consapevolmente costruite. Se una persona non mi interessa non le chiederò mai di diventare un mio friend. Per buona educazione, invece, accetterò sempre un invito da un profilo poco interessante ma so già che è un legame che non sarà necessario coltivare (perdonate la cinicità del ragionamento).

Qualche riflessione riguardo l'intenzionalità del contatto, che conferisce al contatto una forza che può durare molto nel tempo, la trovate in [5] e [6].


(6) – Facebook è un nuovo modo per fare marketing

Facebook permette di trovare nuovi clienti.

Quelli già acquisiti (non necessariamente solo attraverso il Web) quasi sicuramente continueranno sempre nello stesso modo a fare l’acquisto. La chiave è cercarne di nuovi per espandere la propria quota di mercato.

Facebook può essere un modo per farlo sfruttando il Web e, per la sua caratteristica virale, in modo sicuramente molto veloce.

Un utile strumento è quello del Marketplace nel quale inserire la propria offerta. Il Marketplace fa parte del profilo ed è inoltre visibile nel "Marketplace generale". Simpatico, ma anche abbastanza istruttivo, il racconto che Pablo Palatnik ci fa sul suo Palatnikfactor [7]: racconta di un amico che ha piazzato nel suo Marketplace una macchina; non dice se alla fine grazie a Facebook è riuscita a venderla ma parla di messaggi che gli sono arrivati per richiederne informazioni. Che dire: magari è riuscito a capire che il prezzo che stava facendo era troppo esoso, oppure è riuscito a capire quale caratteristica interessava di più agli utenti. Con un conseguente fine tuning della sua campagna che si sarebbe potuto ripercuotere con effetti positivi anche su un eventuale Sito Web!


(7) – I potenziali clienti ed i clienti dei competitor
possono già stare in Facebook

In virtù dell’elevato numero di iscritti a Facebook, è molto probabile che siano già parte del Network sia potenziali clienti sia i clienti dei propri competitor. Sono queste due ragioni per le quali è importante fare parte di questa Rete Sociale.

Se ci si pensa una buona ragione per starci dentro potrebbe essere non tanto quella di avere un nuovo Marketplace ma semplicemente un ulteriore mezzo per studiare: perchè quella determinata utenza/profilo o, forse meglio, perchè quel gruppo è attratto da un prodotto? Quali particolari aspetti dei profili la campagna del mio competitor ha stimolato con successo fino a sapersi vendere? Come posso io catturare quel tipo di clientela? Potrebbero essere delle domande le cui risposte aprirebbero nuove e vantaggiose opportunità per attaccare strategicamente il proprio segmento di mercato.

Un buon metodo per catturare clientela è quello di immettere nel Network le cosiddette Applications. Già potrebbe essere utile invitare i propri friends ad installare quelle già presenti nel circuito; meglio ancora sarebbe implementarne di nuove per metterle a gratuita disposizione della Rete realizzando così una buona strategia virale. Guardate ad esempio cosa si dice su SEOmoz a proposito dell'applicazione su Facebook resa disponibile da Pandora [8].


(8) – I friends di Facebook continuano la conversazione

Il traffico presso il proprio sito non dovrebbe essere l’obiettivo di chi vuole incrementare un business utilizzando il Social Networking. Per come Facebook è concepito ciò che ci si dovrebbe prefiggere è una permanenza continua nella Rete Sociale cercando di succhiarne il più possibile il nettare (in termini di esperienza ed opportunità lavorative) e di profondere in essa ciò di cui si dispone.

Insomma bisogna, una volta entrati, rimanervi dentro!

Sinceramente di tutti i punti trattati nell’articolo quest'ultimo mi sembra abbastanza inquietante. Pensare di rimanere all’interno del Network è qualcosa che mi opprime…

D’altra parte questa è la visione che anche Giacomo Dotta espone nella chiusura del suo articolo su Internet Magazine: Facebook è nato per implodere ed inglobare. Certo lui si riferisce anche alla possibilità di grandi brand di realizzare applicazioni e renderle disponibili nel Network con obiettivi strategici ma...

vista così direi subito: si salvi chi può…

Forse strumentalizzo troppo questa affermazione ma non posso tenermi dentro una riflessione: si è parlato anche qui su mdplab [9] di Web 2.0 come di un oggetto che rappresenta niente altro che la normale evoluzione del Web e della realizzazione nella pratica delle teorie che hanno generato Internet.

Internet è la rete delle reti e, sotto tale ipotesi (che ritengo non sia opinabile), se Facebook è davvero una rete nata per implodere, penso che Facebook sia una bestemmia!

Io però penso che non sia così. Ritengo cioè che Facebook sia una incredibile opportunità per quelli che ci sono dentro di poter andare a vedere cosa c’è fuori e per quelli che ne sono fuori di portar dentro la propria esperienza e professionalità. Insomma un do ut des vantaggioso per tutti, che soddisfi le due parti in causa come vuole che sia il concetto stesso di Marketing!


Concludo dicendo che non sono ancora del tutto convinto di quanto ho letto su Facebook; non posso prendere per buono tutto ciò che si dice. Le riflessioni che hanno seguito gli 8 punti sono state dettate dal mio entusiasmo, dalla mia curiosità e, soprattutto dalla libertà che il mio blog mi da di sollevare dubbi e interrogativi, di convincermi di una cosa per poi tornare indietro se mi accorgo di aver sbagliato (come già mi è successo [10]!).

mdplab è adesso a vostra disposizione per discutere!

La cosa mi coinvolge ma ho bisogno di un riscontro personale. Ciò di cui fin da ora sono sicuro è che Facebook sia almeno una nuova via di accesso presso il Sito, il mezzo che si è scelto per comunicare sul Web ed un nuovo luogo oltre i confini della blogosfera in cui far conoscere le proprie competenze accrescendole ulteriormente parlando ad una platea più ampia e diversificata.

Un luogo in cui può essere facile alimentare circoli virtuosi. Stando attenti a che non diventino viziosi: pericolo dietro l'angolo se se ne diventa schiavi!

E voi?

Avete già un'esperienza su Facebook?

Di che tipo?

Che riscontro ha avuto la vostra presenza in Facebook?

E poi: avete da segnalare qualche articolo interessante?

Facebook - 8 (s)punti di riflessione sul come poterne sfruttare le potenzialità per migliorare il business online (la versione in pdf)

Webliografia

[1] Marco Ziero - Facebook: un (grosso) punto interrogativo
[2] American Cronichle - 8 Reasons to Start Using Facebook for Business Today
[3] Search Engine People - Setting Goals for Social Media Profile Development
[4] Search Engine Journal - Facebook Opening Profiles to Search Engine Indexing
[5] Search Engine Journal - Digg, Facebook and YouTube: Show Us the Money
[6] Tinu Abayomi-Paul - Sommario della Guida sul Business Value of Facebook
[7] PalatnikFactor.com - Facebook Becoming A Good Social Media Strategy For Businesses
[8] SEOmoz - Make Your Millions with Facebook Applications
[9] mdplab – Web 2.0 ? No, Semplicemente Web !
[10] mdplab - Io Non sono un SEO

Altre fonti

[11] Social Media Optimization - 8 Reasons to Start Using Facebook for Business Today
[12] Now Sourcing - How to use Facebook to Promote your Blog
[13] Seobook - 3 Ways to Get Screwed by Social Media Marketing
[14] Social Media Optimization - A Social Network for the Affluent
[15] Muhammad Saleem - online networking and the professions that use it
[16] [mini]marketing - Facebook vs Linkedin
[17] Jens Thraenhart - Example of a great Facebook Travel Application

7 commenti:

Somana Delphy ha detto...

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