domenica 8 novembre 2009

Un nuovo Filtro, qualche Domanda e un'Idea

Quattro mesi fa, disorientato dal boom di FriendFeed e della enorme mole di interessanti segnalazioni e discussioni che il Tool era in grado di offrirmi, bisognoso di sistematizzarle [segnalazioni e discussioni] e di tenerle a portata di mano per la facile consultazione di cui avrei avuto bisogno per le mie esigenze, creai un semplicissimo filtro: mdplab-socialfilter.

Mi è stato utilissimo e sono sicuro che continuerà a tornarmi utile. Avevo fatto qualcosa di incredibilmente banale prendendo in prestito l'idea che si trova alla base dei sistemi di Social Bookmarking che cominciavano a venire fuori già un paio di anni fa. A quei tempi sembrava che addirittura potessero diventare una fonte preziosa di input per il rating dei principali motori di Ricerca. In questo modo, si diceva, il Social Bookmarking avrebbe portato le SERP ad essere più rilevanti di quelle che eravamo [e siamo ancora] abituati a vederci sbattute in faccia ad ogni timida e speranzosa query [avevo provato anche a darne una spiegazione matematica in un'avventura nel campo dell'Information Retrieval che poi ho dovuto abbandonare, non senza rimpianti dato che l'argomento è davvero molto interessante].

Confesso che, dopo il boom della seconda metà del 2007, ho lasciato andare il Social Bookmarking che, lo ammetto, era diventato anche uno strumento di autopromozione [anche in chiave SEO]. E non so dire ora cosa sarebbe potuto succedere se avessi continuato anche con gli obiettivi di adesso. Insomma ora per me è diventata davvero una questione vitale discriminare caviale e frittata per non venire sepolto in un periodo in cui il tempo a disposizione si è drasticamente ridotto [lo testimonia il basso tasso di aggiornamento di mdplab!].

Ieri, grazie a FriendFeed, ho scoperto Filtr. Sono tornato a pormi tantissime domande sull'argomento e ho ripreso anche quello che diceva Ezio Mauro a Settembre del 2007 riportato in un post che accolse poi anche un commento della redazione di diggita.it. Mauro parlava dell'assenza di rivalità tra il giornale Cartaceo e il Web: [...] quello che il giornale riesce a fare è riordinare l'enorme mole di informazioni che altrimenti bombarderebbe gli utenti in modo indiscriminato quasi disorientandoli. Ecco, il cartaceo riesce ad indirizzare il lettore cercando di non fargli perdere un percorso logico [...].

Non so se Mauro oggi la pensi allo stesso modo. Rifletto sul fatto che queste parole vennero pronunciate in occasione della presentazione di R2, l'inserto di approfondimento di Repubblica e, rilette ora, con quello che sta accadendo all'Editoria, hanno qualcosa, oserei dire, di profetico. Insomma R2 non faceva altro che dare un nuovo taglio al quotidiano o, forse meglio, un valore aggiunto: non più solo notizie [visto che per quelle c'era ormai il Web] ma anche molto approfondimento di qualità [ovvero argomenti in esclusiva che avrebbero conferito, appunto, un valore aggiunto al cartaceo e, per dirla alla maniera di Gaspar, concesso ai lettori qualcosa che nessun altro era in grado di offrire e, per questo, degna di un soldo]. [Nota 1]

Il Citizen Journalism [il Giornalismo Partecipativo] era [ed ovviamente è] un sistema di filtraggio; le idee alla base della sua concezione sono interessantissime e sensate e non sto qui a riparlarne ancora. Il successo di diggita.it è testimoniato dai numeri che ho reperito su Alexa che, per quanto non fonte non troppo affidabile, può almeno fornirci una indicazione qualitativa del trend che non mi sembra assolutamente essere in discesa; tale positivo trend parla di una esigenza evidentemente forte che, però, non so dire quanto e come sia soddisfatta dall'offerta [gratuita] disponibile in Rete.


Pongo a questo punto un paio di domande, anzi tre:

[1] Cosa c'è di diverso tra Filtr e gli altri sistemi di Social Bookmarking [o Citizen Journalism]? Un elemento discriminante di Filtr è la possilità per ogni Utente di essere un contributor e cioè, se ho capito bene, entrare a far parte della Redazione. Questo può essere un fattore discriminante positivo. Altri ce ne saranno di sicuro considerando che Filtr è in una versione alfa e l'obiettivo è quello di vederlo crescere sia in numeri sia [soprattutto] nei contenuti.

[2] La Folksonomia funziona? Come ci dice Wikipedia, la Folksonomia è un termine che si riferisce alla metodologia utilizzata da gruppi di persone che collaborano spontaneamente per organizzare in categorie le informazioni disponibili attraverso internet. Tale metodologia è parte integrante del Giornalismo Partecipativo ed è utilizzato dagli utenti per catalogare le informazioni segnalate. Il bello [che poi è anche l'elemento secondo me in grado di creare confusione] è che non tutte le persone utilizzano lo stesso criterio di tagging: mi aspetto di trovare una notizia nel tag Cultura, e invece poi [non scoprirò mai che] si è perso in quello Mondo e via di questo passo. Che poi credo sia proprio questa la ragione che mi ha portato ad implementare un filtro personale con tag personali delle discussioni sui Social [un filtro che si affianca egregiamente a quello realizzato col reader] [Nota 2]. A tal proposito, mentre per diggita.it il sistema di tagging concede una certa libertà all'Utente, questo non mi sembra essere vero per Filtr in cui i tag pare siano predefiniti.

Perchè un nuovo filtro sia più utilizzabile, almeno dal mio punto di vista, occorre trovare la formula magica che potrebbe fare del filtro stesso il vero e proprio futuro [si lo so, esagero!] dell'Editoria Online. Tempo fa si parlava dei Modelli di Business e si individuava nel Freemium il Modello migliore. Butto quindi l'idea [e la terza domanda]:

[3] e se a valle del Tag [fruibile in modalità Free] una buona Redazione sviluppasse un approfondimento [fruibile con modalità Premium]? Senza dimenticare i vantaggi di potenziali investimenti di Inserzionisti! In un certo senso questo modello sarebbe la versione online di quello che due anni fa Ezio Mauro aveva fatto su carta per Repubblica [la notizia era free mentre ciò che i Lettori pagavano realmente era R2, cioè l'approfondimento], o no? [Nota 1]

Voi cosa ne pensate?

[Nota 1] Non dispongo dei dati di tiratura e diffusione del quotidiano Repubblica per vedere cosa è successo dopo il lancio di R2. Ma credo che, in ogni caso, non sapremo mai cosa sarebbe accaduto se R2 non fosse mai esistito!

[Nota 2] Proprio oggi Gaspar dice: Il punto fondamentale è proprio questo: si parla tanto della fine della carta, ma la parte del giornale che è diventata obsoleta è la redazione, che per quanto brava non sarà mai capace di scegliere per me, meglio di quanto non faccia già io. Interpretando a mio uso e consumo mi verrebbe da dire [almeno per me]: del tag degli altri non mi fido, me lo faccio da solo!

1 commento:

Lia Bianco ha detto...

Purtroppo non ho le conoscenze e le capacità tecniche per postare un contributo, ma devo ringraziarti perchè leggendo ho capito un po' di più l'argomento