Il Benessere Interno Lordo (BIL) è l'indice statistico, basato su parametri come gli spazi abitativi, la salute e l'ambiente, presentato recentemente dall'OCSE per misurare lo stato di salute delle Nazioni. Nella classifica stilata su 34 paesi monitorati, l'Italia si pone al 24° posto.
La misura del Benessere (e il contestuale e auspicabile potere della stessa di orientare le decisioni politiche) è senza dubbio un passo importante in un percorso che può portare a delle azioni precise (non solo politiche di indirizzo, insomma, ma investimenti) volte a migliorare le condizioni di una nazione.
Come ci dice Stefano Vergine in un articolo sull'ultimo numero de l'Espresso (Business Felicità), il Premier Britannico Cameron ha recentemente richiesto ai suoi Uffici di tener conto di un indicatore di felicità nelle statistiche, per l'appunto, sulla salute della nazione. Cameron sembra inoltre essere passato all'azione con un investimento di 800 milioni di euro per un programma di formazione di 10 mila psicoterapeuti per trattare 800 mila persone; un'innovazione che ha l'obiettivo di ridurre il costo sociale della depressione: oltre che una spesa dello Stato per le cure, da considerare è anche una perdita di produttività delle imprese che, tradotte in euro, fa la cifra speventosa di 24 miliardi l'anno (una manovra economica per noi italiani!).
Action for Happiness (un'organizzazione no profit di cui vi propongo il video di presentazione, un inno alle connessioni! E trovo inutile ormai rimarcare come meglio ci si connette con la Rete!) ha utilizzato questi argomenti (la traduzione in Euro del malessere sociale) per convincere il governo inglese ad uno stanziamento così cospicuo.
Trovo in questo fenomeno un'ulteriore declinazione dello schema WIKiD (qui la solita figura che contempla il contenuto di cronaca/politica): l'organizzazione no profit non ha fatto altro che far emergere dei Dati statistici, delle Informazioni e, quindi, portato alla Conoscenza delle istituzioni di un problema. Ne è risultata un'Innovazione (gli 800 milioni di euro investiti in formazione) che, in una logica di medio/lungo periodo, dovrebbe produrre il Benessere (è l'altro nome che ho sempre dato alla Saggezza del WIKiD).
La materia della conoscenza, in questo caso, è stata la Scienza (indagini statistiche, sociologiche e sanitarie) e, considerando gli effetti che deriveranno delle azioni intraprese dal Governo Britannico, si potrebbe concludere che anche quella scientifica è una tipologia di dato/notizia in grado di rientrare nella definizione di contenuto di Qualità Orizzontale (la definizione fornita in questo spazio collocava nell'asse orizzontale, manco a dirlo, la Scienza vicino alla Politica).
Il Modello Fotovoltaico (la cui realizzazione dovrebbe attivare il percorso previsto nello schema WIKiD) andrebbe in questo caso leggermente rivisto perchè, oltre a prevedere il sistema di garanzie per la diffusione dei contenuti (dati/notizia), dovrebbe anche contemplare la presenza di incentivi per la loro produzione.
Si noti che, assegnando il Modello Fotovoltaico allo Stato delle precise responsabilità, dire che il Modello deve prevedere un sistema di incentivi per produzione di contenuti (dati/notizia) di tipo scientifico significa implicitamente dire che lo Stato deve assumersi la precisa responsabilità di incentivare la Ricerca Scientifica.
Un modo forse contorto per dire qualcosa di scontato; o che, almeno, scontato, dovrebbe essere.
1 commento:
Ho iniziato a commentare la terza "diapo" / "slide" di Capitale Sociale e Web - Idee per Idee
La relazione [percepita] tra Capitale Sociale e Modelli mi sembra guidata più da un'ansia di ricerca di soluzioni [generiche] che da una necessità di acquisizione di conoscenze [specifiche].
Se è vero che alcuni processi di acquisizione specifica di conoscenze hanno iniziato a vivere una "loro" fase BIL, in tempi antecedenti l'avvio di una "nostra" fase PIL dell'informatica [forse questo modo di esprimermi sarà da rivedere] ... è anche vero che in quelle "specifiche" fasi BIL non c'erano "modelli da realizzare" ma "modelli da perfezionare"
I Modelli della fase PIL sono modelli [implementativi] da realizzare ... come lo è stato il Modello di Riferimento dell'Open System Interconnection
Il tentativo di andare oltre l'OSI .. compiuto con la ricerca di un consenso internazionale sulla definizione di un "framework" [un "quadro" piuttosto che un "modello" di riferimento] chiamato "Open System Environment" [OSE] .. conteneva forti motivazioni per prendere coscienza di una relazione tra ICT e BIL .. che si scontrarono in modo catastrofico con "interessi particolari" sia industriali sia istituzionali ...
sto cercando di capire come sviluppare questo tipo di considerazioni .. per trarne indicazioni di "percorso" / "comportanmento"
luigi
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