mercoledì 4 gennaio 2012

Sociale e Social

Riprendo dalle parole con cui ho concluso le riflessioni sull'indagine della NNA (National Newspaper Association, in USA):

[...] il perseguimento di obiettivi sociali riesce [riuscirebbe] a fare, in modo quasi automatico, di quella implementata, una soluzione anche economicamente sostenibile. E in grado anche - aggiungo ora - di rendere l'iniziativa imprenditoriale maggiormente competitiva sul mercato.

A chi usa frequentare il mio laboratorio dovrebbe essere chiaro che il Modello Fotovoltaico, inteso come piattaforma di distribuzione dei contenuti giornalistici, e la caratteristica Sociale dell'Impresa Editoriale (intesa alla Yunus: restituzione completa del capitale investito e profitto re-impiegato in miglioramento del servizio e abbassamento del prezzo di mercato per chi se ne serve) che su tale piattaforma distribuirebbe informazione, sono una combinazione che non nega nel modo più assoluto il mercato stesso.

Si tratterebbe, ovviamente, di modificare, quantomeno, il paradigma dell'eco-sistema informativo (i.e. dello Stato e del vivere la Cittadinanza) perchè sia ispirato a valori che, riducendo molto -  per opportune esigenze di brevità - ad un concetto noto, mi piace definire semplicemente Slow, in cui i parametri di competitività arrivano a contemplare la qualità "sia lato Supplier sia lato Purchaser".

Segnalo, in tema, tre iniziative, magari a voi già note che prendono come riferimento, come dire, il "senso etico delle cose".



Impronta Etica è un'associazione di Imprese che sviluppano una strategia di Responsabilità Sociale e che, di tale Responsabilità Sociale, fanno una leva di innovazione e competitività, non uno strumento di marketing. Dalla pagina di presentazione si legge:

Lo scopo dell'associazione è favorire lo sviluppo sostenibile, creando un network tra imprese e organizzazioni che intendono l’impegno sociale come parte essenziale della propria missione e si attivano in pratiche di responsabilità sociale.

Obiettivo prioritario è mantenere collegati gli associati tra essi, metterli in relazione con analoghe istituzioni nazionali, farli partecipare attivamente ai network internazionali sovranazionali che trattano di business ethics e accountability.



Etinomia è un'associazione nata nella Valsusa che ha costruito, intorno alla filosofia notav, il proprio manifesto di cui riporto i brani iniziali:
L’Etinomia prende corpo in Valsusa nel corso della profonda crisi economica e finanziaria che caratterizza con evidenza la seconda parte dell’anno 2011. Per opera di un centinaio di realtà imprenditoriali non solo Valsusine, Etinomia assurge a concetto concreto con l’obiettivo di superare la storica contrapposizione tra Etica ed Economia, valorizzando la centralità dell’uomo nel contesto territoriale in cui vive e lavora. Accanto agli imprenditori, ai commercianti, ai professionisti, agli agricoltori e agli artigiani operano comuni cittadini nella volontà di affermare che la ricerca di trasparenza, onestà e rispetto sia in grado di superare qualsiasi distinzione di classe.

La Valle di Susa, per conformazione geografica, è da sempre interessata da fenomeni di traffico che l’hanno resa via privilegiata di transito verso i territori francesi oltralpe. Nel corso degli ultimi decenni la concentrazione di opere infrastrutturali straordinarie per dimensione ed impatto ha invitato la popolazione ad un confronto critico e preparato con chi propone attività ed azioni in grado di ledere potenzialmente il benessere e la stabilità degli abitanti. Questa vocazione critica si è tradotta in un impegno civile diffuso e radicato, un vero laboratorio sociale in grado di fornire risposte concrete alle domande che la profonda crisi economica ci pone innanzi: con tali riferimenti, rivendicando la origine territoriale della costituenda Associazione (Made in Valsusa), si intende ispirare la diffusione di tale ricchezza su tutto il territorio regionale e nazionale, nella speranza che tramite lo scambio di conoscenza ed esperienza si promuovano analoghe iniziative e vocazioni.



ETicaNews.it è invece una iniziativa editoriale che si avvicina moltissimo alla pratica dell'Editoria Sociale alla Yunus. La differenza sta nel fare affidamento ad una Fondazione per il finanziamento. E' un ottimo inizio, però, dato che il proposito di diventare Wikileaks italiano, per quanto ambizioso, riflette perfettamente lo spirito [così si legge dal Chi Siamo]:
diffusione di notizie in maniera indipendente, senza sottostare ad alcuna pressione esterna.

Sono queste le Imprese/Iniziative/Associazioni alle quali chiedere uno sforzo (ETicaNews.it in effetti già è proiettata in questa direzione) per dare, nella pratica, un senso etico anche al mondo dell'Informazione; per imprimere una svolta Sociale (non Social, intesa come Social Media) divenuta ormai imprescindibile per chi deve/dovrebbe avere l'alta responsabilità [per l'appunto] sociale di rendere al cittadino gli strumenti per Leggere e Capire lo Stato in cui vive. 
[Altro che Repubblica.it! - e non sono solo io a fare polemica]

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