martedì 22 gennaio 2013

Condominio Facebook

Qualche tempo fa, Joi Ito, Director del MIT Media Lab, diceva che l'innovazione is on the Edges, ai bordi, nelle regioni periferiche del nostro campo visivo, nascosta da ciò che il nostro cervello, spesso sbagliandosi, crede invece ci sia. Ito diceva anche che quello che è realmente importante per il futuro della scienza e della tecnologia, per la società, è che le persone hanno bisogno di avere la libertà di avere la visione periferica.

Ed è sui bordi, dove appunto Ito dice si trova l'innovazione, che penso si possa vivere la vertigine di Jovanotti, quella che "non è paura di cadere ma voglia di volare". Una senzazione che conosce solo chi è più curioso di ciò che non sa, che sedotto da quello che è già sicuro di sapere; che sperimenta soltanto chi è più interessato al nuovo, che rassicurato dal vecchio.
Solo "stando collegati, vivendo d'un fiato, stendendosi sul burrone e guardando giù", camminando sui bordi, quindi, si può innovare e prepararsi il benessere: l'innovazione tecnologica, quella politica, per fare due esempi, quando saranno state davvero agite, porteranno - il condizionale è del pessimista - ad uno stato di grazia in cui "si vivrà meglio".

Ora guardate questi due brevissimi video.

- Hands on Facebook Graph Search (via, via)


- Introducing Facebook Graph Search (via)


È probabile che, così come mi è venuta, l'associazione sia ardita ma...volete spiegarmi cosa ha di buono la Graph Search di Facebook? Se la conosceremo come è presentata in questi due video, Graph Search farà di Facebook un condominio e Google, a confronto, sarà davvero l'universo.
Cosa mai potrebbe dire Eli Pariser?
Per come l'ho capita io, la Graph Search ci allontana dai bordi, cioè (almeno) dall'innovazione, cioè (secondo me anche) dal benessere. Se non altro per come ho inteso il benessere io in questa riflessione.


Immagine Elisa Carriero

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